Discariche croniche in pieno centro ad Alcamo. Materasso e sedie in strada da due mesi

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Nonostante l’incremento notevole dei controlli e delle sanzioni nel corso del 2022, grazie soprattutto all’ausilio di tre videocamere ‘e-killer’, ad Alcamo continuano a persistere discariche a cielo aperto. Anzi in alcune zone del centro abitato il fenomeno si è incancrenito. E’ il caso della via Platania, ad angolo con il corso San Francesco di Paola, a circa 150 metri dall’ospedale. Sacchetti contenenti rifiuti di ogni genere, pezzi di legno, vecchi vestiti, due sedie e un materasso arrotolato. Uno spettacolo davvero indecoroso, un esempio di scempio e di degrado.

Ovviamente alcuni cittadini avranno le loro responsabilità e non ci pensano due volte ad abbandonare in strada pezzi di arredamento, elettrodomestici e tanto altro ancora. Un’abitudine che però non esisteva negli anni in cui Alcamo brillava per pulizia e veniva additata come esempio virtuoso. Saranno cambiati i tempi e i valori della società. La cosa pubblica, però, ha anche le sue responsabilità. La presenza del materasso e di una sedia che giacciono in via Platania è stata segnalata agli uffici durante le festività natalizie.

Vuol dire che da allora, quasi due mesi, la Roma Costruzioni e il DEC del servizio non hanno mai disposto alcun intervento di bonifica delle discariche abusive e di ripristino del decoro. O, se lo hanno fatto, nessuno ha mai visto questo vergognoso cumulo di rifiuti a pochi passi dall’ospedale e ad angolo con un’arteria trafficatissima quale il corso San Francesco di Paola.

A prescindere dal fatto che tali operazioni di bonifica sono previste dal contratto settennale di appalto sottoscritto dal comune di Alcamo con la Roma Costruzioni, è mai possibile che in due mesi mai nessuno fra sindaco, assessori, consiglieri e dirigenti comunali sia passato da lì, abbia visto e segnalato?

E dire che ogni mattina un consigliere comunale passa da lì per portare a spasso il suo cagnolino. Misteri di difficile comprensione. Questo cumulo di rifiuti, fra l’altro, si trova a poca distanza da un’altra vergogna simile, un po’ più a monte, in via Torquato Tasso, più volte segnalata dal nostro telegiornale.