“Cutrara”, sindaco querela per diffamazione il presidente di ‘Metropolis’

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Aveva sostenuto che al di là degli aspetti penali il cui accertamento compete agli organi inquirenti, c’erano delle evidenti responsabilità politiche che rendevano opportune e necessarie le dimissioni del sindaco, tutelando in tal modo l’istituzione rappresentata. Questo uno dei passaggi dell’intervento di Paolo Arena, da sempre in politica con la sinistra, presidente dell’associazione ‘Circolo Metropolis’, durante un incontro del Forum Antimafia di Castellammare nato subito dopo il blitz Cutrara del giugno scorso. Secondo Metropolis, quello di Arena, non ha rappresentato alcun attacco personale al sindaco Nicola Rizzo, ma la semplice espressione di una posizione sulla base di un giudizio etico e politico.

Di segno diverso il parere del primo cittadino che, tramite il suo avvocato Roberta Tranchida, ha querelato per diffamazione il presidente del circolo. In quella sede l’associazione il suo presidente Arena avevano chiesto le dimissioni da sindaco di Nicola Rizzo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, accusa poi trasformata in favoreggiamento reale. All’indomani dell’operazione dei carabinieri il Circolo Metropolis, assieme ad altre associazioni locali, aveva preso posizione con un comunicato stampa e, in un’assemblea pubblica il 5 luglio scorso, indetta dal Forum Antimafia, aveva aspramente criticato l’operato del primo cittadino che aveva avuto un incontro (a suo dire casuale) con il capomafia locale, chiedendone le dimissioni per la gravità politica del suo agire.

L’associazione “Circolo Metropolis”, nel ribadire il proprio giudizio su tutta la vicenda, rivendica il diritto di esercitare libera espressione e libera critica sancito dalla nostra Costituzione. “Il nostro intento non è mai stato diffamatorio – si legge in una nota-stampa del circolo – ma abbiamo sempre mirato a promuovere diritti, cultura, rispetto dell’ambiente, giustizia, a pretendere coerenza e trasparenza dalle Istituzioni e continueremo a farlo”.

Metropolis ribadisce la sua posizione sull’episodio al centro delle indagini nei confronti di Rizzo affermando di essere stati querelati da ‘un sindaco che incontra in sede non istituzionale il capo-mafia del suo paese il quale chiede (non si capisce a che titolo) un favore per suoi amici nella ricerca di un immobile da adibire a centro per anziani; dallo stesso sindaco che ritiene ciò normale, non manifestando alcun accenno di autocritica e rimanendo al suo posto come se nulla fosse. Ciò mostra, come abbiamo sottolineato nei nostri interventi – ha ribadito Metropolis –  una sostanziale sottovalutazione del fenomeno e della rilevanza politica del gesto. Una querela che appare un inutile attacco alla libertà di espressione”.