Custonaci unico paese del trapanese nel network dei borghi delle “Vie dei tesori”

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42 borghi siciliani in gran parte sotto i cinquemila abitanti – in qualche caso poco più grandi, sotto i diecimila – in tutte e nove le province dell’Isola, consapevoli della necessità di fare sistema, hanno dato vita a un network sotto l’ègida della Fondazione Le Vie dei Tesori, che ha condotto, con la loro collaborazione, un primo censimento del patrimonio: castelli, abbazie, chiese, miniere abbandonate, musei gioiello, conventi, osservatori astronomici, siti rupestri, grotte, cave, fari. Ma anche tesori immateriali: sapienze antiche custodite dagli ultimi artigiani – veri tesori viventi – ricette tradizionali, tradizioni. Insieme, capofila il Comune di Sambuca di Sicilia con la Fondazione Le Vie dei Tesori, hanno partecipato al bando del ministero “Borghi in Festival”, con un progetto che punta alla realizzazione del Festival Le Vie dei Tesori in sei fine settimana compresi tra il 29 maggio e il 5 luglio con circa 210 luoghi aperti, 70 esperienze collaterali, e il coinvolgimento di 500 giovani del territorio, adeguatamente formati.

Un vero Festival della narrazione incardinato su itinerari naturalistici, artistici, letterari, enogastronomici, in grado sia di interconnettere i luoghi: per questo si stanno disegnando percorsi tematici trasversali e orizzontali tra i borghi, sul tema del Sacro, seguendo i castelli; a piedi nella natura; cercando le botteghe artigiane; spulciando pagine letterarie e personaggi; assaggiando i piatti tipici; cercando la Sicilia dal basso (tra cripte, mummie e miniere) o l’Isola dall’alto, tra  torri, fortezze, osservatori astronomici. 13 sono i borghi della provincia di Palermo che aderiscono al network, uno quello della provincia di Trapani, Custonaci.

Il paese delle cave di marmo, dei tramonti sul mare, di Monte Cofano affacciato sull’acqua, del borgo nel borgo scavato nella grotta di Mangiapane che ospita un bellissimo presepe vivente. Custonaci a è soprattutto terra Mariana, devota alla Madonna rappresentata in un quadro che si dice sia arrivato dal mare e dalla Stella Maris nei fondali di Cala Bukuto, statua installata a 13 metri di profondità.