Prezzi del vino in picchiata, CIA chiede la vendemmia verde

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Una forte contrazione dei prezzi nel mercato del vino,  registratasi a causa soprattutto della eccezionale produzione di uva durante la vendemmia 2013. È quanto denuncia le Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Trapani – che, per evitare il ripetersi di un’altra annata disastrosa, chiede che siano approntate misure adeguate per fronteggiare la crisi ed in particolare l’attivazione immediata della vendemmia verde. La produzione di vino e mosti in provincia di Trapani quest’anno, grazie alle favorevoli condizioni climatiche ed alla sufficiente e regolare piovosità si è attestata sugli oltre 3,5 milioni di ettolitri sui circa 6,5 milioni di ettolitri prodotti su scala regionale. Malgrado l’ottima qualità della produzione il mercato registra un crollo dei prezzi che oggi è mediamente di oltre il 40%. Quella di Trapani con circa 62 mila ettari di superficie a vigneto è la provincia più vitata d’Italia e rappresenta circa il 55% dell’intera superficie vitata siciliana. Ovviamente la drastica diminuzione dei prezzi incide fortemente in negativo sul reddito degli agricoltori trapanesi e sulla economia agricola complessiva dell’isola. Ormai è accertato che nelle annate di minore produzione, cioè quando la produzione siciliana di vino è contenuta al di sotto dei 5 milioni di ettolitri, si registra una soddisfacente stabilità dei prezzi, mentre quando è superiore questi si abbassano notevolmente tanto da non riuscire più a coprire le spese di produzione. Inoltre – denuncia la CIA – l’UE autorizzando l’uso del saccarosio per aumentare il grado alcolico dei vini in alcune regioni europee, ed avendo tolto gli aiuti agli arricchimenti dei vini siciliani ha contribuito ad aumentare le eccedenze dei vini e dei mosti siciliani con gravi ripercussioni sui prezzi di mercato. La vendemmia verde – che chiede la Confederazione degli agricoltori – consiste nella eliminazione totale dei grappoli ancora acerbi da attuare entro il mese di giugno in modo da annullare la produzione della superfice interessata, e di conseguenza eliminare la quantità di uve eccedenti dal mercato e riequilibrare il mercato del vino, con il riconoscimento da parte della UE di un aiuto ai viticoltori che attuano la misura. Le misure di contenimento della produzione, seppur in emergenza, tra cui appunto la vendemmia verde – afferma la CIA di Trapani –“sono necessarie se si vuole tutelare la viticoltura siciliana non solo come risorsa economica ed occupazionale ma anche come salvaguardia e presidio del territorio”. E al fine di compensare le maggiori spese di gestione legate alla diminuzione dei conferimenti gli agricoltori chiedono contemporaneamente interventi in favore delle Cantine Sociali con fondi regionali.

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