Crisi idrica a Trapani, acqua ogni quattro giorni. Villa Rosina quasi a secco. Avviati lavori per by-passare rottura

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Hanno preso il via a Trapani i lavori per creare il bypass che permetterà di poter riaprire parzialmente la condotta di Bresciana, danneggiata il 31 gennaio scorso da lavori dell’Enel, e potere così riportare l’acqua nelle case dei trapanesi. L’erogazione nel capoluogo è prevista ogni quattro giorni e a zone alternate fra Trapani Nuova e centro storico. Secondo il nuovo calendario diramato dal comune, la zona nuova ha ricevuto acqua il 3 febbraio e la riceverà il 7. Gli altri giorni tutti i quartieri a secco e Villa Rosina rischia di restare senza erogazione perché lì c’era l’arrivo diretto di acqua dalla condotta di Bresciana, attualmente chiusa per i danni causati dall’Enel.

In pratica la ditta Siel che esegue i lavori di posa di cavi elettrici, in un tratto di strada a Milo ha causato un gravissimo danno alla condotta idrica comunale, bloccando l’arrivo dell’acqua in città dai pozzi comunali di Bresciana. La società del Gruppo Enel ha tenuto a specificare s che tale danneggiamento è stato accidentalmente causato durante lavori di scavo effettuati per realizzare una nuova linea elettrica a media tensione. Per individuare i diversi punti di intervento, sono stati effettuati scavi mirati e, con l’ausilio di telecamere, si sta cercando di capire se fossero presenti altri tagli nella condotta. Per evitare danni ingenti allee attività e ulteriori disagi, a, a 36 ore dal guasto l’amministrazione, in sinergia con prefettura, protezione civile regionale e dipartimento Acqua e rifiuti della Regione ha assicurato un accordo con Siciliacque per aumentare la portata della precedente intesa di circa 50 litri al secondo in più.

Malgrado ciò, a causa del protrarsi dell’interruzione di erogazione idrica, l’incremento della portata da parte di Siciliacque, alcune zone di Trapani nuova sono rimaste completamente all’asciutto. Una situazione da addebitare al protrarsi della mancanza d’acqua da giorni, che ha fatto svuotare tutte le riserve.  L’emergenza idrica durerà quindi per altri giorni Il bypass, i cui lavori sono stati avviati oggi, creerà una strada alternativa per far arrivare l’acqua da Bresciana al cisternone di San Giovannello, il grande serbatoio della cittadina trapanese da dove, poi, avviene l’invio verso le case.

In questi giorni fra inquinamenti dell’acqua, interruzioni per riparazioni e guasti vari i trapanesi si stanno abituando a chiamare le autobotti prvate per rifornirsi di acqua. un’abitudine che ad Alcamo è invece stata sempre presente e che mai è tramontata. Nella cittadina alcamese avere l’acqua ogni tre giorni è il massimo. La media invece parla di 4 o 5 giorni mentre talvolta si è arrivati ad assurde attese di ben dieci o dodici  giorni.