Intimidazioni o gesti scellerati di giovani scapestrati? La differenza è sostanziale ma i risultati sono uguali. A Partinico, pe un motivo o per un altro, continuano ad essere appiccati roghi a portoni, autovetture, furgoncini, aziende. Stavolta è toccato ad un’impresa edile che sorge in fondo a via dei Platani, nei pressi dello svincolo autostradale. Le fiamme sono state appiccate a tre piccoli magazzini di legno contenente materiale plastico.
L’allarme è scattato intorno alle 21 e l’immediato intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. Gli uomini del distaccamento di Partinico, infatti, sono arrivati prima dei titolari dell’impresa edile e hanno tagliato il cancello d’ingresso per poter entrare celermente all’interno con i loro mezzi. Il lavoro di spegni mento è durato un paio d’ore. La combustione della plastica ha causato un’alta, densa e nera nube di fumo. I danni sono in via di quantificazione ma non dovrebbero essere particolarmente elevati. L’orario delle fiamme non si addice ai raid intimidatori ma a Partinico, anche recentemente come nel caso del la Fiat 500, gli incendiari stanno entrando in azione in qualsiasi fascia oraria, anche pomeridiana.
Le indagini sull’incendio di ieri sera, quello all’impresa edile Cucinella, sono state affidate alla polizia del commissariato di Partinico. La prima ipotesi che si fa è quella di alcuni giovani balordi privi di senso civico e ammalati di piromania. Non si escludono però altre ipotesi come quello dell’intimidazione per ottenere qualcosa. Si tratta infatti di un’attività imprenditoriale, obiettivo dalle nostre arti del racket delle estorsioni. Gli inquirenti per questo stanno sentendo i titolari della ditta. A Partinico, comunque, dar fuoco sta diventando una becera abitudine, anche per vendicare un torto subito. Nell’ultimi due mesi sono sati più di dieci gli episodi incendiari nella cittadina partinicese, con qualche episodio achenella vicina Borgetto.
