Duecento tra trattori e camion partiti da Salemi, per raggiungere Vita, Calatafimi Segesta e Alcamo dove hanno sfilato nel viale Italia. La manifestazione di ieri l’ennesima stazione di una via Crucis portata avanti da circa due mesi con manifestazioni in tutta Italia. Il corteo per far sentire la loro voce e scuotere anche gli agricoltori alcamesi accusati di scarsa partecipazione. Ad Alcamo regna la vitivinicoltura e il vino si vende bene. Di recente le quattro cantine dell’Alcamese hanno inviato una lunga lettera al presidente della Regione per chiedere maggiore attenzione e aiuti al comparto. Ieri ad Alcamo allevatori e agricoltori non solo del Trapanese ma anche dall’agrigentino, Valle del Belice in particolare. Intanto venerdì 22 marzo manifestazione a Palermo per incontrare il governo regionale.
Lo slogan è “L’agricoltura è vita. Senza agricoltura si muore». I motivi della protesta sono ormai noti: contestate le politiche dell’UE, quella dell’Italia e della Regione Siciliana che favoriscono la vendita di prodotti non salubri a danno di quelli siciliani; la mancanza di misure concrete a sostegno dell’agricoltura e dell’allevamento, la svendita dei terreni per impiantare pale eoliche. Scarsa attenzione al cibo preparato all’estero, lo spopolamento della Sicilia a causa della continua emigrazione di giovani. In Sicilia nell’ultimo decennio è vertiginosamente calata la produzione del grano. Ben 11 mila e 300 ettari in meno di coltivazione a causa delle importazioni del grano ma la guerra in Ucraina ha fatto emergere la precarietà di questa situazione. Frumento pagato agli agricoltori siciliani pagati con pochi centesimi e quindi stop alla semina, In tempi di difficoltà a causa delle guerre in coso governo nazionale e regionale deve rivolgere la massima attenzione agli agricoltori cosa che non avviene da anni. E questo è un altro aspetto della crisi in agricoltura.
