Confiscati 6 milioni di beni al campobellese Luppino. Notifica a 15 soggetti e 5 società

0
65

Dieci società, vari compendi aziendali, sei terreni, quattordici rapporti bancari, un motoveicolo, un cavallo da corsa, denaro contante, titoli di credito e lingotti d’oro: questi i beni confiscati ieri a Calogero John Luppino (conosciuto come “il re delle scommesse”), ad oggi detenuto in carcere per associazione di tipo mafioso dopo l’arresto del 2019. Il provvedimento di confisca di beni, del valore di 6 milioni di euro, è stato messo dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani.

La misura, legata al sequestro di beni eseguito dai carabinieri di Trapani e dal Ros nel marzo 2021, è stata notificata anche ad ulteriori 15 soggetti (detti “terzi intervenienti”) e 5 società, tutte riconducibili a Luppino. Quest’ultimo, ex consigliere comunale di Campobello di Mazara, era stato coinvolto ed arrestato per associazione di tipo mafioso nell’ambito dell’indagine “Mafiabet” che lo aveva visto a capo di un giro di scommesse e giochi online.

L’ex consigliere comunale, in particolare, col sostegno di affiliati dei mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo, obbligava vari esercizi commerciali del trapanese ad installare i device delle società a lui intestate, pena pesanti ritorsioni. Chi, invece, accettava di buon grado il monopolio facente capo a Cosa Nostra, avrebbe goduto della protezione degli affiliati mafiosi.

Per l’imprenditore, ritenuto dagli inquirenti «socialmente pericoloso», è stata decisa anche la sorveglianza speciale per tre anni e mezzo da scontare qualora la condanna emessa in primo grado a 18 anni per mafia estorsione e intestazione fittizia di beni, dovesse diventare definitiva. Sigilli sono stati apposti ad aziende e immobili intestati a Luppino e alla moglie Paola Maggio.