Concorsopoli. Eccezioni e questioni dai legali di Pipitone e Lupo. PM risponderanno lunedì

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Una serie di eccezioni e di questioni, sollevate soprattutto dagli avvocati Pietro Riggi e Vincenzo Abate, difensori di Giuseppe Pipitone e Alessandro Lupo, hanno contraddistinto l’udienza di ieri, dinanzi al GUP Giancarlo Caruso, del processo ‘Concorsopoli’. L’udienza preliminare, in corso di svolgimento al tribunale di Trapani, dovrà decidere sul rinvio a giudizio per 26 persone, tutte indagate per un vasto giro di concorsi pilotati, soprattutto nei vigili del fuoco, e assunzioni in cambio di denaro. Il centro operativo del malaffare ipotizzato dalla procura di Trapani era proprio ad Alcamo dove Pipitone aveva anche allestito un centro per l’addestramento degli aspiranti pompieri.

Nell’udienza di ieri i pubblici ministeri Urbani e Morri hanno preso tempo per rispondere alle eccezioni. Dovranno quindi farlo nell’udienza riconvocata per lunedì prossimo. L’eccezione più rilevante sollevata dall’avvocato Riggi, legale dell’ispettore dei vigili del fuoco, adesso sospeso, riguarda la durata delle indagini nei confronti del suo assistito. Indagini e intercettazioni risalgono infatti al 22 maggio del 2018 e sarebbero andate avanti fino a poco tempo fa. Un periodo di indagini preliminari, quindi, di ben 5 anni che al massimo, per reati particolarmente gravi e complicati può essere esteso fino a due anni. Un’eccezione che potrebbe stravolgere, fin dall’inizio, la vicenda ‘Concorsopoli’ che tanta risonanza ha avuto anche sulle testate giornalistiche nazionali. Sollevate questioni anche sulle intercettazioni e sulle modalità con le quali sono state effettuate. Eccezioni sollevate anche dai difensori del sindacalista Alessandro Lupo, altro imputato cardine. Gli avvocati Vincenzo Abate, alcamese, e Gabriele Vescio, romano, hanno sollevato dubbi sulla determinatezza del capo di accusa del loro assistito. Non sarebbero infatti determinati, secondo i due legali, né le pressioni fatte da Lupo per fare assumere e nemmeno le concrete risposte dei soggetti contattati che non spuntano tra gli indagati. I p.m. Urbani e Morri dovranno rispondere nell’udienza di lunedì. Sarà poi il GUP Caruso a decidere sulle eccezioni sollevate che potrebbero segnare l’avvio del processo ‘Concorsopoli’.