Comune di Trapani, organico più che dimezzato. UIL: “A rischio dipendenti e servizi”

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La dotazione organica del Comune di Trapani è addirittura al di sotto del 50%. Grossi disagi quindi per i dipendenti e servizi alla popolazione che spesso sono a rischio.  Questa in estrema sintesi la denuncia del segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino e del dirigente provinciale dello stesso sindacato Innocenzo Di Lorenzo, che hanno chiesto pertanto un tavolo di confronto urgente al sindaco, al segretario generale e al prefetto di Trapani.  “Nel corso della riunione con le organizzazioni sindacali dello scorso 20 ottobre – spiegano – la carenza di personale è stata acclarata anche dal dirigente del personale.

Ci domandiamo, dunque, come mai l’Amministrazione comunale trapanese, pur conoscendo lo stato di grave carenza dell’organico del personale, continui a emanare direttive e a rinnovare la convenzione con il Comune di Misiliscemi (nonostante alcuni dipendenti non abbiamo neppure dato la disponibilità) caricando il personale di ulteriori incombenze e compiti malgrado il depauperamento della dotazione organica in personale, compiti, mansioni e servizi”.

“Il rischio che questa organizzazione sindacale paventa è che tale situazione, ormai insostenibile, – continuano Macaddino e  Di Lorenzo della UIL – possa rappresentare un pericolo per la salute dei lavoratori, ovvero che i dipendenti possano essere colpiti da esaurimento professionale noto anche come sindrome da burnout, che è l’esito patologico di un processo eccessivamente stressante che interessa in varia misura lavoratori e professionisti costretti a svolgere mansioni diverse e superiori per far fronte alla erogazione dei servizi, anche, in assenza di un formale atto di incarico che i dirigenti, quali datori di lavoro, utilizzano nell’assegnare compiti di servizio”.