I conti e le casse del comune di Balestrate non stanno certamente bene. L’assessore al bilancio insediatosi dopo le elezioni di giugno, il commercialista Sebastiano Orlando, si è ritrovato tra le mani una bella gatta da pelare: un disavanzo da colmare per l’esercizio 2020 di un milione e mezzo di euro e un ammontare quasi astronomico di debiti fuori bilancio. A tutto ciò bisogna anche aggiungere il commissariamento regionale per la mancata approvazione del rendiconto 2021, atto propedeutico al varo del nuovo bilancio. Giovanni Scafidi, commissario ad acta, si è insediato lunedì scorso al comune di Balestrate.
Il caso non è comunque unico in quanto per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2021 sono stati commissariati 53 degli 82 comuni della provincia di Palermo. Con Balestrate, fra gli altri, anche Trappeto, Cinisi, Terrasini, Montelepre, Giardinello, Corleone e Isola delle Femmine. A prescindere dalla considerazione ‘mal comune, mezzo gaudio’, la situazione dei conti comunali balestratesi, come dicevamo prima, è particolarmente pesante. Il ragioniere generale dell’ente locale, lo scorso mese di aprile, aveva inviato in consiglio comunale un atto propedeutico, poi approvato, per varare un piano di rientro dagli squilibri finanziari. Tre mesi di tempo per per stabilire la manovra per il “salvataggio” finanziario. Di mesi ne sono trascorsi quattro e, al netto dello stop per le elezioni amministrative, si registra un certo ritardo nell’operazione. Anzi, per essere più precisi, nulla trapela a riguardo.
Il comune di Balestrate rischia quindi davvero il dissesto finanziario? Il comune marinaro, fra l’altro, dal 2015 impiega ogni anno 83 mila euro per ripianare il disavanzo dell’epoca che ammontava a due milioni e mezzo. Insomma per chiudere i conti del 2021 è arrivato il commissario ad acta, del nuovo bilancio previsionale non se ne parla, del piano di rientro dallo squilibrio non ci sono notizie. L’opposizione alla giunta guidata da Vito Rizzo già parla di destino segnato per il comune di Balestrate.
