C/mmare del Golfo: Casinò, il no di Libera

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Libera dice no al casinò a Castellammare del Golfo. Si alimenta la polemica sorta attorno alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Cruciata di dare vita alla cittadina marinara ad una sala da gioco in grande stile, come quelle che si vedono nei grandi centri turistici. L’associazione contro le mafie diretta da don Luigi Ciotti non ci sta: “Da un punto di vista etico e morale – si legge in una nota di Libera castellammarese – non riteniamo che possa giovare al territorio l’apertura di un casinò, perché significherebbe attirare l’attenzione delle mafie più che degli onesti investitori. L’apertura di un Casinò non gioverebbe al benessere della comunità, considerando che un’attività del genere incrementa ulteriormente il rischio di dipendenze patologiche da gioco d’azzardo, già in forte aumento nella popolazione”. Libera in tal senso è impegnata a livello nazionale contro il gioco d’azzardo tramite la campagna “Mettiamoci in gioco” poiché ritiene che i costi sociali e sanitari che il gioco d’azzardo patologico comporta per la collettività siano superiori ai benefici che ne trae: “Noi non possiamo che bocciare la proposta del consigliere Cruciata – scrive ancora l’associazione -. Alla luce dell’aumento del numero di giocatori d’azzardo patologici, attualmente secondo il dossier Azzardopoli l’Italia è il paese in cui si gioca di più in Europa e si stimano 800 mila dipendenti patologici e 2 milioni di giocatori a rischio, che interessa anche la comunità castellammarese, riteniamo opportuno che l’amministrazione si impegni ad applicare delle politiche che mirino ad arginare tale fenomeno”. Cruciata ha proposto al sindaco di candidare presso le autorità competenti la città di Castellammare del Golfo quale luogo per l’istituzione di un Casinò. Secondo il consigliere la creazione di tale struttura “darebbe la possibilità al territorio di avere maggiore visibilità in tutto il mondo; porterebbe considerevoli vantaggi agli albergatori e ai commercianti del luogo, che vedrebbero arrivare tantissimi turisti e giocatori; comporterebbe investimenti notevoli nel campo turistico da parte di grosse compagnie alberghiere internazionali; ad ultimazione dei lavori del porto diverrebbe, sempre secondo Cruciata, meta sicura delle navi da crociera e darebbe la possibilità di creare numerosi posti di lavoro”. Secondo Cruciata il Casinò potrebbe anche potenziare la presenza di polizia e carabinieri “perché – sostiene testualmente – si verificherebbe una più forte attenzione da parte dello Stato verso il nostro territorio con il potenziamento delle Forze dell’Ordine, cosa tra l’altro molto auspicata anche per altri motivi”.