CISL: “serve agenda condivisa e poli-tematica. Sindacati da coinvolgere”

0
67

La Sicilia ha bisogno di un’agenda condivisa, economica e sociale, sui temi del lavoro, infrastrutture, rifiuti, transizione energetica, sanità, piano industriale, politiche sociali. “Serve un partenariato organizzato da palazzo d’Orleans. E serve un patto tra istituzioni, sindacati e imprese, che aiuti il difficile percorso dello sviluppo. Sennò la Sicilia non ne esce”. Così la Cisl regionale in una nota che guarda alla scadenza elettorale del 25 settembre. E al dopo appuntamento elettorale. Perché, sostiene il sindacato per voce del segretario Sebastiano Cappuccio, “da anni rimarchiamo la necessità che le forze sociali e produttive dell’Isola concordino col governo regionale le grandi linee delle politiche per le quali passa il futuro della nostra terra. Ma per un motivo o per un altro, non c’è verso. Non se ne fa nulla”. Così la Cisl ha stabilito che a tutti i candidati alla guida del nuovo governo regionale chiederà disponibilità, responsabilità. E impegni precisi. Punto per punto. Dalla questione delle Zes alla governance del Pnrr, dai termovalorizzatori alla digitalizzazione dell’economia, dai non autosufficienti alla semplificazione della burocrazia. Le priorità del sindacato saranno esposte nei prossimi giorni a tutti i candidati alla presidenza della Regione. Fin qui la nota del sindacato cislino e di Cappuccio. Il prossimo 25 settembre sarà comunque una data pesantissima per il futuro politico e amministrativo della Sicilia. Oltre che per le regionali, che in provincia di Trapani regaleranno soltanto 5 seggi all’ARS, si voterà infatti anche per il rinnovo del Parlamento, camera e senato. Anche qui, come per a Regione, il numero di deputati e senatori è stato sfoltito. D’altro canto l’Italia, con circa mille rappresentanti al Parlamento, deteneva una sorta di record mondiale nel rapporto tra popolazione e parlamentari.