Chiesa del Collegio ad Alcamo, abbandono a tempo indeterminato

0
173

Una situazione di stallo destinata a durare ancora chissà per quanto tempo, tra il disappunto degli alcamesi. Le porte della Chiesa del Collegio chiuse dal novembre 2016. Pe il tempio che sorge nella centralissima piazza Ciullo difficile oggi stabilire quanti anni ancora passeranno prima di avviare la manutenzione e ridare la chiesa ai fedeli. Chiesa che ospita opere d’arte che si vanno lentamente degradando. Il tutto tra l’indifferenza della classe politica, che dovrebbe esercitare una forte pressione per ridare questo immenso bene culturale alla città. La chiesa è di proprietà del ministero delle Finanze al quale spetta il compito di predisporre il bando pe gli interventi con fondi del Pnrr.

Oggi servirebbe un milione di euro, ma più viene lasciata in abbandono più risorse finanziarie occorrono per far tornare all’antico splendore la chiesa del Collegio. Ma è necessaria una forte pressione politica ma oggi Alcamo è priva di propri rappresentanti sia alla Camera che al Senato che dovrebbero agire in stretto rapporto col Comune. Grazie all’allora senatore Ludovico Corrao, il Comune acquisto dall’Intendenza di finanza, per 800 milioni delle vecchie lire, euro, l’ala subito restaurata, che oggi ospita biblioteca, museo  e vari eventi culturali.

Altra soluzione sarebbe quella che il ministero delle Finanze cedesse la proprietà alla Regione, la quale attraverso la Sovrintendenza ai Beni culturali, trovati i fondi, potrebbe procedere ai lavori necessari per riaprire la chiesa. Invece oggi tutto tace tranne appelli dei fedeli al Comune per predisporre tutti i tentativi necessari per intervenire per i lavori alla Chiesa del collegio. Nel novembre 2016. la caduta di calcinacci ha indotto le autorità a chiudere la chiesa, seconda per grandezza ad Alcamo. Il problema è stato causato dal guano dei colombi, che hanno otturato gli scarichi delle acque piovane.

Da allora è iniziato il lento e inesorabile declino con il serio rischio che importanti opere d’arte vadano irrimediabilmente perdute. Oggi  il destino del tempio, completato nel 1767, sembra non interessare nessuno, tranne qualche voce isolata che si leva ogni tanto. Come quella recentemente in consiglio comunale di Franco Orlando.  I gesuiti arrivarono ad Alcamo nel 1650 e nel 1866 furono costretti ad andare via per la soppressione degli Ordini religiosi. Tornarono nel 1906 e vi rimasero sino al 2007, anno della fine della loro permanenza in città a causa della mancanza di vocazioni.

I gesuiti hanno formato numerosi giovani diventati poi illustri professionisti. Vertici. Sopralluoghi. Appelli dei fedeli fino ad oggi sono caduti nel vuoto. La chiusura ha costretto il rettore padre Vito Filippi a trasferire le funzioni religiose nella vicina, ma piccolissima, chiesa della Sacra Famiglia che non può ospitare più di 40 persone. Tecnici e maestranze del Demanio dello Stato, nel febbraio 2017, dopo un ennesimo sopralluogo alla chiesa del Collegio di Alcamo avevano assicurato che gli interventi sarebbero iniziati entro una settimana. Ma fino ad oggi non si è visto nessuno.