CGIL e sindaco di Mazara del Vallo ai ‘ferri corti’. Sindacato: “Personale denigrato”

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“Constatiamo che il sindaco di Mazara del Vallo piuttosto che adoperarsi per una azione amministrativa che punti allo sviluppo della città attribuisca alle lavoratrici ai lavoratori la responsabilità della propria incapacità politica e gestionale”. La Funzione pubblica Cgil di Trapani, con il suo segretario Enzo Milazzo, interviene così dopo le dichiarazioni del sindaco Salvatore Quinci ritenute denigratorie nei confronti dei dipendenti comunali ed esternate, in un video, dallo stesso primo cittadino. A sollevare la presa di posizione al fianco di Milazzo, anche il segretario della Camera del lavoro CGIL di Mazara del Vallo Giuseppe Bucca. “Per difendere le somme stanziate per il proprio staff di collaboratori, il sindaco – scrive il sindacato – muove accuse nei confronti del personale del Comune  definendolo “poco qualificato, improduttivo e che non riesce a portare valore”.

“Il sindaco Quinci – dice Enzo Milazzo  – invece di offendere le lavoratrici e i lavoratori, dovrebbe occuparsi dei piani formativi per aggiornare e valorizzare il personale interno che quotidianamente, con professionalità, da il massimo impegno. Un amministratore non dovrebbe confondere né assimilare il ruolo degli esperti – continua la CGIL – con quello dei dipendenti che sono, invece, il cuore pulsante dell’intera macchina amministrativa”. Per la funzione pubblica del sindacato cigiellino “sarebbe opportuno che il sindaco di Mazara del Vallo riflettesse sul concetto e sul valore di risorsa umana e sugli investimenti nella formazione, programmando azioni orientate allo sviluppo delle competenze”.

Il sindacato chiede, pertanto, al primo cittadino mazarese “un confronto per discutere di tutti i problemi che affliggono l’Ente al fine di trovare soluzioni utili a perseguire il bene della città, senza trascurare il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. “È necessario comunque – concludono i sindacalisti della CGIL –  un intervento concreto, lasciando perdere i proclami, puntando, per il bene della città, sui lavoratori che hanno sempre dato e continuano a dare il massimo apporto per erogare i servizi alla cittadinanza”.