Castelvetrano: inaugurato l’ ipermercato confiscato.

0
453

 

E’ stato accolto con l’inno di Mameli intonato dai ragazzi del coro della  Ruggero Settimo, scuola che da bambino frequentò Matteo Messina Denaro, il Ministro degli interni Angelino Alfano, che si è recato ieri a Castelvetrano in visita istituzionale per la riapertura dell’ ipermercato IperSisa “Le Egadi”.

Dopo il saluto del Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cafiso, il primo cittadino è intervenuto ringraziando il Ministro per l’impegno profuso nella problematica dei lavoratori dell’ex gruppo 6Gdo: “Lo Stato che già aveva vinto una battaglia importante quando aveva  sottratto alla criminalità mafiosa queste attività commerciali, oggi con la ripartenza  delle attività e con la riassunzione dei lavoratori ha stravinto-  ha affermato Errante-  e’ la prima volta nella storia della nostra città che un Ministro dell’Interno viene in visita istituzionale e che questo avvenga in un momento storico così delicato è un segnale importante per la nostra comunità, che merita rispetto perché è composta per la stragrande maggioranza da persone laboriose. Il fatto poi che lo stesso inauguri l’apertura del primo supermercato dell’ex gruppo 6GDO conferma e testimonia l’interesse forte
dello Stato alla risoluzione di una delle problematiche più delicate della nostra città.”
Dopo la conclusione del sindaco ha preso la parola il Ministro Alfano che ha
sottolineato la sua gioia nell’essere presente a Castelvetrano :  “Noi non siamo qui per inaugurare qualcosa. Noi siamo qui per affermare che lo Stato oggi ha vinto e la mafia ha perso- ha dichiarato il Ministro- la mafia non dà il lavoro, la mafia ruba il futuro, la dignità ed infanga la reputazione di una comunità che per la sua storia e la sua grande
capacità merita di assurgere agli onori per le azioni positive che porta avanti.”
Come è noto il Ministero dell’Interno è stato impegnato con l’Agenzia dei beni confiscati alla mafia per la risoluzione delle problematiche occupazionali legate al Gruppo 6 Gdo, gruppo che gestiva i supermercati con il marchio Despar nella provincia di Trapani e in parte in quelle di Agrigento e di Palermo, e che fu confiscato nel 2013 a Giuseppe Grigoli, considerato il «cassiere» del latitante  Messina Denaro e che fu’ dichiarata fallita a giugno da parte del Tribunale di Marsala.

Nel supermercato saranno ricollocati 40 lavoratori e secondo l’accordo con la società Esse Emme srl,  entro pochi mesi riaprirà 28 punti vendita nel territorio salvaguardando così centinaia di posti di lavoro.

La visita del Ministro Alfano è stata preceduta ieri dalla confisca di beni alla sorella del boss latitante Matteo Messina Denaro, Anna Patrizia, 44 anni, ed al marito di quest’ultima, Vincenzo Panicola, anche lui di 44 anni, entrambi detenuti per associazione mafiosa.

La confisca ammonta ad un valore complessivo di alcune centinaia di migliaia di euro da parte della  Direzione investigativa antimafia.

Il provvedimento riguarda infatti beni aziendali ed i capitali sociali delle ditte Vieffegi service, Vieffegi impianti e Soropa costruzioni così come anche il compendio aziendale di un’azienda olivicola intestata alla sorella del capo mafia, oltre ad alcuni rapporti bancari. Attraverso la Vieffegi, il cognato del Boss prestava la sua attività di pulizia all’interno del ‘Belicittà’.

 

Non sono mancate comunque, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e del corpo della polizia municipale,  le contestazioni  di un gruppo di persone,  tra cui alcuni lavoratori provenienti da Palermo, che all’ingresso del politico siciliano hanno fatto sentire il loro  dissenso protestando contro il leader del nuovo centro destra.