Castellammare del Golfo-La nomina del comandante dei vigili urbani scotta, indagano i carabinieri

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Nessuno vuole mettere mani a quell’atto a dir poco bollente. Non solo sul piano politico ma adesso anche normativo. E’ la famosa determina sulla nomina del nuovo comandante di polizia municipale a Castellammare del Golfo: si fa un gran parlare da mesi di questo provvedimento che ora si è trasformato in vera e propria patata bollente tanto da avere spinto persino le attenzioni dei carabinieri che per giorni hanno chiesto documenti e interrogato dirigenti e funzionari al riguardo il cui esito, al momento, è chiaramente secretato dalle indagini in corso. Il sindaco Nicola Coppola è stato costretto di suo pugno ad annullare la determina sindacale dello scorso 6 febbraio in cui indicava come nuovo capo dei caschi bianchi il ragioniere Giacomo Gervasi, attuale responsabile del Suap del Comune. Una nomina che alla fine si sarebbe rivelata illegittima e su cui il primo cittadino ha evidentemente cercato di metterci una pezza. Prima sospendendo l’atto, quindi congelando la nomina, e successivamente chiedendo agli uffici di predisporre il provvedimento per annullare la determina di nomina. Ma prima il segretario generale del Comune e successivamente lo stesso Gervasi si sono rifiutati: il primo perchè essendo responsabile dell’Anticorruzione non può fare alcun atto gestionale manifestando nel contempo l’idea che in realtà l’atto andava annullato dagli uffici che lo avevano proposto, il secondo perchè chiedeva l’assunzione di responsabilità del segretario. Alla fine, in questo balletto di competenze e dinieghi, il sindaco ha deciso di fare tutto da solo: “Pur rispettando le diverse posizioni ed interpretazioni di merito della questione – si legge nella determina di annullamento della nomina del nuovo comandante della Polizia municipale – non ho ricevuto alcuna proposta di annullamento ma solamente diverse valutazioni e note con le quali vengono coinvolte diverse autorità. Ritenuto pertanto non giustificabili ulteriori indugi o ritardi per la redazione di un atto di annullamento che ritengo opportuno predispongo l’annullamento della determina”. Il profilo di illegittimità della nomina starebbe tutto nel fatto che all’atto di interpello interno al Comune hanno risposto in 8 per ricoprire il ruolo di nuovo comandante della polizia municipale, liberatosi dopo il trasferimento a Calatafimi di Giorgio Collura: tutti e 8 i candidati però avevano un profilo D1 e non D3 come invece richiederebbe il ruolo. Il segretario comunale ha stoppato tutto per una semplice ragione: la scelta di uno degli 8 candidati significherebbe una promozione, quindi una progressione verticale. A questo punto il Comune avrebbe dovuto procedere in realtà, proprio per mancanza di tale professionalità ad un concorso, cosa che non ha fatto il primo cittadino il quale ha per l’appunto proceduto ad una nomina diretta. Che la situazione sia poco chiara e al tempo stesso pericolosa lo si evince anche dal fatto che Giuseppe Fazio, vicecomandante della Polizia municipale della vicina Alcamo nominato all’interno della commissione appositamente costituita dal Comune di Castellammare per valutare le candidature in seguito all’atto di interpello interno, ha comunicato la propria indisponibilità nel caso di eventuali ulteriori convocazioni della stessa commissione di selezione. Come dire che nessuno vuole più metterci il becco in questa delicata vicenda.