Castellammare del Golfo-Droga, indagini sull’arresto dei fratelli Bosco

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Da chi hanno preso la droga? Qual è il loro fornitore? Chi ci sta dietro? Attorno a questi dubbi stanno ruotando le indagini della polizia che proseguono a tamburo battente dopo l’arresto ieri di due fratelli di Castellammare del Golfo, beccati in trasferta a Palermo con della cocaina purissima. Proprio l’elevata qualità dello stupefacente ha messo in allarme gli inquirenti che sono convinti che alle spalle di Giuseppe e Giovanni Bosco, incensurati rispettivamente di 42 e 26 anni, ci siano interessi grossi della criminalità organizzata. Su questa strada si è incanalata l’indagine della polizia di Palermo: ci sono tutti gli elementi per credere che si possa essere di fronte ad una grossa partita di droga controllata dalla mafia. Nel trapanese si presume che i terminali fossero proprio i due fratelli castellammaresi su cui gli agenti hanno messo gli occhi quasi per caso. Durante un pattugliamento delle strade a Palermo i poliziotti hanno notato, all’altezza dell’incrocio di viale Leonardo da Vinci con Viale Regione Siciliana, i due fratelli a bordo di un’autovettura di colore sgargiante, che procedeva a velocità piuttosto sostenuta, e per di più “oscillando” tra le altre automobili. L’andamento della macchina guidata dai Bosco era alquanto anomalo: l’autista rallentava la marcia, ripartendo poi di scatto, mentre il passeggero con fare guardingo, si guardava intorno per capire se fossero seguiti. Convinti di non essere controllati da nessuno, i malviventi hanno improvvisamente tentato una repentina immissione in autostrada in direzione Trapani, girandosi di volta in volta per accertarsi di non essere seguiti, e non accorgendosi di una volante che li controllava a distanza. I poliziotti così hanno bloccato l’automobile e il conducente ha tentato di giustificare le brusche accelerazioni effettuate, imbastendo una serie di scuse, facendo riferimento al fatto di non conoscere la strada non essendo del luogo. Tuttavia incalzato dalle domande, poste a raffica dai poliziotti, ha cominciato a contraddirsi, andando in confusione. Da qui è scattata la perquisizione del veicolo dove è stata trovata una busta con della cocaina purissima, all’incirca 100 grammi, del valore di 10 mila euro. Giuseppe e Giovanni Bosco sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ma le indagini sono tutt’altro che chiuse. La polizia è convinta che infatti i Bosco fossero solo una delle tante ramificazioni di una grossa organizzazione criminale. Ora le indagini della Squadra Mobile sono orientate verso l’individuazione dei fornitori e di eventuali ulteriori destinatari della droga sequestrata.Ca