Castellammare del Golfo-Ballerino emigrato in Francia, il racconto del terrore

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DI ANNALISA FERRANTE TRATTO DAL GIORNALE DI SICILIA

“Ho pensato che fosse finita, che stavo per morire. Continuavo a correre sentendo solo le parole dei militari che ci urlavano di entrare dentro le case. Ma non ci apriva nessuno. Correvo e tremavo. Non sapevo da che parte andare. Vedevo solo militari armati che allontanavano i giornalisti. Alcuni negozi avevano aperto le porte e la gente si era messa a terra. Non si alzavano di certo ad aprirci. Eravamo in tanti a correre e siamo entrati in un bar aperto. Sul retro c’erano alcune case. Anche qui non ci ha aperto nessuno. Eravamo circa cento persone in un vicolo cieco; sentivamo degli spari. Mi tremano ancora le gambe. È stato terribile. Finalmente alcuni ci hanno aperto. Siamo rimasti parecchio tempo a casa di questi gentilissimi francesi. Credo mezz’ora, ma è sembrata un’eternità. Ci parlavano di bombe. L’unica cosa che ho pensato è che se fossi uscito vivo avrei abbandonato il mio sogno e sarei tornato in Sicilia, nella mia Castellammare”. Giuseppe Curatolo, 26 anni, era convinto di essersi trovato nel bel mezzo di un attacco terroristico: ma quello del 15 novembre, nel quartiere Le Marais, per fortuna era solo un falso allarme. Gli spari uditi (che sarebbero stati dei petardi), i momenti di tensione e la paura, però, fanno ancora tremare Giuseppe che ad ottobre ha visto coronare il suo sogno: ballare a l’Opèra di Parigi. Un teatro prestigioso per il giovane talentuoso ballerino castellammarese che, fattosi notare al teatro La Scala, è arrivato a Parigi. “Abito nella via del ristorante colpito il primo giorno degli attentati, rue de Charonne -racconta Giuseppe Curatolo-. Ero uscito dal teatro e sono rientrato a casa pochi minuti dopo la sparatoria. Mi è sembrato molto strano non ci fosse nessuno per strada. Poi ho saputo cosa era appena successo ed ho pensato di essere stato davvero fortunato. Adesso ho ripreso a lavorare ma abbiamo continuamente paura che accada qualcosa. L’Opèra è stata dichiarata a forte rischio attentati e le norme di sicurezza sono state aumentate notevolmente già da settimane. È stato anche chiuso al pubblico l’accesso ai locali. Il clima è completamente cambiato”. Ma Giuseppe, passata la grande paura, torna alla grande bellezza: “La Francia accoglie gli artisti a braccia aperte. E io voglio restare -dice il tenace Giuseppe Curatolo- non mi faccio intimorire da nessuno. Sono riuscito ad entrare in questa meravigliosa ma difficile produzione artistica e rimarrò qui a portare in scena “La Dannazione di Faust” per nove date, fino allo scadere del contratto. Io dico sì all’arte ed alla cultura. No alla violenza che genera paura e distrugge libertà e sogni”.