Cassazione, ricorso inammissibile. Il castellammarese Piero Russo in carcere per violenza sessuale

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Piero Russo, ex consigliere comunale di Castellammare del Golfo ed ex assessore provinciale, anche candidato a sindaco e componente della segreteria dell’ex europarlamentare Salvatore Cicu, dovrà scontare 9 anni di reclusione in carcere. L’ex politico castellammarese, 57enne, si sarebbe già costituito a Roma a Regina Coeli.  Mercoledì scorso, primo giugno,  la Cassazione ha infatti considerato inammissibile il ricorso presentato dai sui legali, i docenti universitari romani, Francesco Mazza e Donatella Santamaria. Una vicenda triste e lunga che ha visto Russo avvalersi in tutto di ben sei avvocati a partire dal suo iniziale rinvio a giudizio. Con il pronunciamento della Cassazione è quindi diventata definitiva la condanna per violenza sessuale su minore a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Russo è funzionario del Genio Civile di Trapani.

In praticaa la sentenza di primo grado, quella emessa il 31 ottobre del 2017 dal tribunale di Trapani, è rimasta tale e quale per tutti i gradi di giudizio. La vittima, un ragazzo che adesso ha 25 anni, assistito come parte civile dall’avvocato Francesco Caratozzolo di Termini Imerese, all’epoca delle violenze sessuali avrebbe avuto tra i 12 e i 14 anni. Piero Russo, approfittando della frequentazione con una coppia di amici, genitori del ragazzino, avrebbe iniziato una relazione con il minorenne sfociata poi nelle violenze consumate tra Custonaci (nell’estate 2008) e Castellammare del Golfo (dall’estate del 2008 alla fine del 2009).

Subito dopo la sentenza di primo grado il legale di parte civile, l’avvocato Caratazzolo, aveva dichiarato: “Una sentenza importante – che fa leva sulle robuste prove confluite nel processo”. Piero Russo era stato condannato anche a pagare a titolo di risarcimento danni alla vittima dei suoi abusi una provvisionale di 40.000 euro.