Cassazione annulla la condanna al “re dei detersivi”, Ferdico è accusato di intestazione fittizia

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Annullata in Cassazione, con rinvio alla corte di appello, la sentenza di secondo grado che aveva condannato l’imprenditore Giuseppe Ferdico, noto come “il re dei detersivi”, a 5 anni di reclusione con l’accusa di intestazione fittizia di beni.

Il processo ha ad oggetto  la gestione di alcuni negozi di Ferdico al quale il patrimonio, stimato in circa 100 milioni di euro, è stato confiscato in via definitiva.

Nonostante la confisca subita, secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe continuato a controllare una parte dei beni, grazie alla complicità di alcuni prestanome e dell’amministratore giudiziario Luigi Miserendino, ad oggi assolto.

Una storia giudiziaria lunga e complessa quella dell’ex titolare della catena di negozi di prodotti per la casa, arrivato a processo dopo tre richieste di archiviazione dei pm e l’imputazione coatta disposta dal Gup.