Calatafimi-Segesta Parco archeologico, verso l’autonomia gestionale e finanziaria

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Un emendamento che potrebbe consentire anche al parco archeologico di Segesta di diventare autonomo. Presentato dal deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, è stato favorevolmente approvato dalla V commissione Cultura all’ARS. Il passo successivo sarà la presentazione in aula per l’approvazione definitiva. L’Ente Parco di Segesta, potrebbe quindi essere presto dotato dello strumento normativo necessario per il funzionamento organizzativo, per la gestione nonché per l’autonomia amministrativa e finanziaria, che permetterebbe di trattenere le somme riscosse dalla vendita dei biglietti d’ingresso e di tutti quei servizi a pagamento come l’affidamento delle aree per la realizzazione di eventi e manifestazioni varie. Le somme incassate che ad oggi confluiscono nel calderone delle casse regionali, attraverso l’apposito servizio di Tesoreria, potrebbero invece essere utilizzate per la valorizzazione dei beni archeologici, per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e per la promozione del territorio. Nell’area di Segesta, già famosa per i suoi due monumenti principali, il tempio dorico e il teatro, sono state scoperte altre rovine di interesse archeologico risalenti anche ad epoche diverse, come il santuario di contrada Mango, l’agorà e la casa del navarca, l’area medievale con mura di cinta, castello annesso al teatro, due chiese di epoca normanna e la moschea. Nel periodo estivo il teatro è anche una location molto apprezzata per spettacoli teatrali e musicali. Riguardo all’approvazione dell’emendamento, soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Calatafimi Segesta, Vito Sciortino, che ha riconosciuto al deputato regionale di NCD “il merito di aver seguito sempre con grande attenzione tutte le questioni che riguardano la mia Città e, in particolare, quelle che attengono all’importante sito archeologico di Segesta”.