Un percorso unico e un solo biglietto per visitare due dei luoghi simbolo del territorio di Calatafimi, il parco archeologico di Segesta e il Sacrario di Pianto Romano dove si svolse la battaglia dei Mille con i Borboni nel 1860. territorio ma molteplici narrazioni al suo interno. Nell’ottica di rendere visitabile e valorizzare il territorio nella sua interezza è nata l’iniziativa dell’ingresso con un solo ticket da 8 euro già avviata dall’inizio del mese di febbraio. Alla biglietteria del parco di Segesta e sul sito di CoopCulture il visitatore potrà scegliere di acquistare anche il biglietto combinato fra i due siti, valido due giorni dalla data del primo utilizzo. Se il parco di Segesta con il tempio e il teatro greco è ovviamente conosciutissimo in tutto il mondo e frequentato da centinaia di migliaia di turisti, il sito di Pianto Romano, gestito dall’associazione ‘Segesta nel sogno’ su concessione del demanio regionale, lo è molto meno. In questo luogo Giuseppe Garibaldi rivolse a Nino Bixio, che suggeriva la ritirata, la celeberrima frase «Qui o si fa l’Italia o si muore». Il sacrario, nato da un’iniziativa popolare e visibile da lontano, sorge nei pressi della statale 113 fra Calatafimi e Vita.
Venne progettato nel 1885 e racchiude i resti dei caduti (i picciotti siciliani, i garibaldini e i borbonici) nella battaglia di Calatafimi. L’obelisco che sorge dinanzi al sacrario è decorato da due altorilievi in bronzo che raffigurano lo sbarco dei Mille a Marsala e la battaglia di Calatafimi. Visitare Pianto Romano significa tuffarsi in un pezzo di storia italiana, ripercorrendo i giorni in cui Garibaldi, a capo dei Mille e dei picciotti siciliani, avanzò da Marsala verso Vita. Sul reale andamento di quella battaglia ancora oggi, dopo oltre 160 anni, alcuni storici obiettano parecchie cose. Il biglietto unico per i due siti potrà essere utilizzato per il parco archeologico di Segesta dalle 9 alle 17 e poi, dopo il primo marzo, fino alle 19,30. Per Pianto Romano sempre al mattino dalle 9,30 alle 13 e nei pomeriggi dalle 15,30 alle 17,30 e poi, a aprile, fino alle 19,30.
