Biagio Conte muore in dolcezza. Lascia un eterno esempio di carità

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Malato da tempo, se ne è andato con dolcezza e in serenità questa mattina. Da ragazzo aveva lasciato tutto per dedicarsi agli ultimi. Tanto lavoro, enormi sacrifici e la nascita di missioni per ospitare i più disagiati. Biagio Conte, l’angelo dei poveri, si è spento a 59 anni dopo aver lottato , sempre nella preghiera e con il sorriso sulle lebbra, contro la terribile malattia. Da tempo soggiornava esclusivamente nella sua cameretta e riceveva le visite di fedeli da mezza Sicilia ma domenica ha voluto prender parte alla celebrazione della Santa Messa in occasione della festa per il battesimo di Gesù. Così, con tutta il lettino, è stato portato in chiesa. Missionario laico, per tutti fratel Biagio, emanava calore umano e serenità. Una sensazione strana, quasi un alone di santità, che si percepiva in tutte le sue azioni, anche quando ci ha rilasciato alcune interviste. Tante le sue battaglie per la Missione di speranza e carità.

La chiesa gli era molto vicina e Papa Francesco, dopo la messa al Foro Italico di Palermo del settembre del 2018, volle pranzare con lui e con i suoi assistiti nella sede di  via Decollati. Nel 2014 anche un miracolo. L’angelo dei poveri di Palermo, costretto su una sedia a rotelle da anni, dopo un’immersione nelle acque di Lourdes si alzò e cominciò a camminare. Biagio Conte si è spento questa mattina nei locali della Missione speranza e carità di via Decollati, comunità alla quale aveva dedicato tutta la vita e che nel giro di pochi anni, dalla sua fondazione, era diventata punto di riferimento per tutti quei palermitani, ma anche stranieri, che vivevano in condizioni di povertà ed emarginazione. E’ stato anche missionario in Africa, al suo rientro da un periodo di eremita fra Firenze e Assisi, ma il richiamo della sua Palermo era sempre più forte e Fratel Biagio dedicò i suoi primi interventi ai clochard della stazione centrale. Grazie alle sue battaglie, riuscì a usufruire di alcuni locali in via Decollati e a dare una casa a chi non ce l’aveva. E’ lì che nel 1993 nacque la Missione di speranza e carità che oggi accoglie più di 400 persone in difficoltà.

Nel 2018, la morte di alcuni senzatetto nelle vie di Palermo portarono Biagio Conte a dormire per strada in segno di protesta. Nel 2019, dopo oltre 1.500 chilometri a piedi, arriva alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles per parlare di diritti umani con gli eurodeputati di vari stati. Sulle rotte dei migranti, parte da Palermo con un traghetto. Giunge a Genova e poi a piedi verso Milano, passando per la Svizzera – con una sosta nella capitale Berna -, la Germania e la Francia fino a raggiungere il Lussemburgo e infine il Belgio, terminando il lungo cammino a Bruxelles.  In tantissimi anni di lotte e di sostegno per i disagiati, non mancarono i momenti di sconforto come alcuni fa quando fratel Biagio, esasperato dal dover lottare da solo, provò a gettare la spugna. Non ha però mai mollato e il messaggio di carità e speranza vivrà in eterno.