Artemisia ‘pensioni allegre’, 22 alcamesi fra i 113 indagati. Un ex sindaco e un ex assessore

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Truffa, falsità ideologica, abuso d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblici ufficiali. Reati commessi ai danni dell’INPS con la concessione allegra di pensioni di invalidità, con aggravamenti illegittimi di quelle già esistenti e anche con l’elargizione di permessi lavorativi non dovuti. Sono 22 gli alcamesi raggiunti dall’avviso conclusione indagini sottoscritto dai sostituii procuratori Francesca Urbani e Sara Morra.

Raccomandazioni e malaffare nell’esame delle domande di invalidità soprattutto nel 2016 ma qualcuna anche risalente al 2013 e altre al 2018. Fra gli alcamesi indagati nell’ambito dell’ultimo filone dell’operazione Artemisia, oltre a Saro Orlando all’epoca responsabile del centro medico-legale dell’INPS di Trapani e ritenuto, assieme all’ex deputato castelvetranese Giovanni Lo Sciuto perno dell’organizzazione, pure un noto ex sindaco democristiano, un ex assessore nel 2014, un medico di famiglia che è stato a capo di una lista civica, un affermato otorinolaringoiatra, uno psicologo, assistenti sociali e persino un ex sindacalista adesso deceduto.

In tutto, alcamesi compresi, la maxi inchiesta ha portato a ben 113 avvisi di conclusione indagine. Coinvolte quasi per intero le commissioni mediche dell’INPS di Trapani. Poi ex assessori ed ex candidati sindaci di Castelvetrano, cittadina che vede il maggior numero di indagati. Funzionari ma anche semplici cittadini che avevano presentato istanza per la pensione di invalidità. Fra le 113 persone pure castellammaresi, partannesi, gibellinesi, marsalesi ma anche di Trapani e di Palermo.

Non soltanto richieste di pensione ma anche aggravamento dell’invalidità già concessa ed istanze per ottenere l’indennità di accompagnamento. L’inchiesta parla altresí di visite mediche registrate ma mai effettuate e di certificati rilasciati da medici, di famiglia o specialisti, che non erano in commissione.

Sono già due i processi in corso scaturiti dall’operazione Artemisia e molti dei 113 indagati risultano imputati anche nel paio di procedimenti già avviati in tribunale.