Banca don Rizzo. Assemblea per il bilancio 2018 chiuso in attivo

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Il linguaggio dei numeri fotografa il buono stato di salute della Banca don Rizzo di Alcamo che per il secondo anno consecutivo chiude il bilancio in attivo. L’utile che al 31 dicembre 2017 era stato di 466 mila euro, alla fine del 2018 si è più che triplicato. Il dato positivo, frutto del piano di risanamento, messo a punto tre anni fa, sarà portato a conoscenza dei 4 mila e 59 soci e a tutta la vasta clientela, domenica prossima, durante l’assemblea convocata presso l’istituto tecnico “Girolamo Caruso” di Alcamo, per approvare progetto di bilancio. Al 31 dicembre 2018 è stato registrato un utile di un milione e 722 neuro nonostante lo scenario economico “nella zona territoriale – scrive il presidente Sergio Amenta nella sua relazione- di operatività della Banca si è rilevato un non positivo andamento dell’annata agraria come pure della stagione turistica – entrambe condizionate da un meteo sfavorevole, mentre grazie all’avvio dell’erogazione dei fondi comunitari da parte della Regione si è evidenziata una ripresa della spesa per investimenti particolarmente concentrati nei settori turistico ed agroalimentare”. In un contesto generale caratterizzato da incertezze la Banca don Rizzo ha privilegiato il rapporto di servizio all’ economie territoriali serviti, in particolare alle famiglie e alle piccole imprese. E questa programmazione, portata avanti dal presidente Sergio Amenta e dal direttore generale Antonio Pennisi, in carica da tre anni, sta dando frutti positivi. La Banca, opera con 19 sportelli, di cui undici in provincia di Trapani, sette nella provincia di Palermo ed uno nella provincia di Agrigento. L’area di competenza, compresi i Comuni limitrofi, si estende su 45 Comuni. La pianta organica conta su 113 unità, di cui 41 donne. “L’età media è abbastanza elevate, con il 45 per cento del personale nelle due fasce più alte (età superiore a 50 anni), nessun dipendente nella soglia più bassa sotto i 30 anni.