“Baglio Ciccio” di Marsala, chieste condanne dei gestori per bancarotta fraudolenta

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La Procura di Marsala ha chiesto la condanna a tre anni e mezzo di carcere per Astrid e Massimo Gambino, castelvetranesi di 54 e 68 anni, accusati di bancarotta fraudolenta. Secondo l’accusa i due, rispettivamente rappresentante legale pro-tempore e liquidatore in carica della società “Baglio Ciccio” con sede a Marsala, ne avrebbero causato il fallimento, dichiarato nell’aprile 2019, “per effetto di operazioni dolose consistite nell’omesso pagamento di contributi previdenziali e imposte” per oltre 42 mila euro, aumentando così l’esposizione debitoria. I Gambino avrebbero, inoltre, sottratto la documentazione contabile e fiscale della fallita società. L’indagine è stata svolta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Marsala.