Autopsia Palmeri, sarebbe morte naturale ma si attende esame tossicologico. Delrio elogia Procura

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È stata eseguita nella tarda mattinata di ieri l’autopsia sul corpo di Armando Palmeri, il collaboratore di giustizia alcamese, deceduto venerdì scorso nella sua abitazione di Bosco Falconeria. All’esame, effettuato all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, ha preso parte il perito di parte, il dottore Manfredi Rubino, nominato dal legale della famiglia Palmeri, l’avvocato Alessandra Delrio del foro di Sassari ma cresciuta proprio ad Alcamo. I primi riscontri autoptici si indirizzerebbero verso la morte naturale.

Armando Palmeri era cardiopatico ma non era stato in ospedale, il giorno prima della morte, come riportato da diverse testate giornalistiche, anche nazionali. Inoltre nessuna deposizione in aula programmata per lunedì scorso nell’ambito del processo sulle stragi di mafia in corso di svolgimento al tribunale di Caltanissetta bensì un ‘faccia a faccia’ con l’ex chirurgo ed ex senatore Baldassare Lauria nella stanza del procuratore Pasquale Pacifico. Palmeri, nei suoi numerosi racconti, aveva citato alcuni incontri, nei primi anni ’90, fra esponenti mafiosi alcamesi ed esponenti dei servizi segreti deviati ai quali avrebbe preso parte proprio l’ex politico.

Dicevamo di probabile morte naturale, almeno secondo le prime indiscrezioni sull’autopsia, ma per fugare ogni ipotesi, anche quelle più inquietanti, bisognerà attendere l’esame istologico e soprattutto quello tossicologico richiesto dall’avvocato Delrio. “Abbiamo particolarmente apprezzato – ha detto il legale della famiglia Palmeri – la cautela con cui la Procura di Palermo ha scelto di   appurare le cause del decesso così da non lasciare spazio a dubbi presenti o futuri.  Attendiamo con serenità l’esito dell’autopsia, per la quale ci siamo affidati ad un esperto consulente di parte”.

Armando Palmeri, che già da tempo non godeva più del piano di protezione e che in pratica non aveva ottenuto alcun beneficio di pena per la sua collaborazione, era rientrato in Sicilia, dalla Toscana, una ventina di giorni prima della morte. Il malore fatale lo ha raggiunto nella sua abitazione che sorge al confine fra i comuni di Alcamo e Partinico. Un amico che era con lui ha chiamato i soccorsi che sono arrivati in ambulanza da Balestrate. I sanitari non hanno potuto fare altro che appurare il decesso. L’ultimo pentito alcamese di mafia aveva raccontato la sua vita e le sue esperienze al fianco del boss Vincenzo Milazzo in un libro-intervista ‘Solo un uomo solo’ scritto assieme al videomaker Stefano Santoro.