Arance spagnole sequestrate in provincia di Trapani, spacciate per locali

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Probabilmente sarebbero state spacciate come arance di Ribera invece provenivano dalla Spagna come accade per l’olio poi venduto come extravergine. Ma da tempo sono stati avviati una serie di controlli e mille chili di arance provenienti dalla Spagna sono state sequestrate in provincia di Trapani perché non conformi alla normativa. Sono questi i risultati di un’operazione del Noras (Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia), del Corpo Forestale della Regione Siciliana, durante un’attività di controllo sul territorio trapanese. Operazione che ha portato al sequestro anche di cinquanta litri di olio in un ristorante, poiché mancavano i documenti necessari a garantirne la tracciabilità secondo le normative europee. Gli agenti della Forestale hanno elevato sanzioni iniziali per un importo di 8mila e 800 euro e il proseguimento delle indagini ha portato alla luce ulteriori irregolarità, con altre sei contestazioni e sanzioni aggiuntive pari a 6mila e 600 euro. In totale sono stati elevati 18 verbali e sanzioni per un ammontare di 15 mila e 400 euro. Risultati che sottolineano l’importanza dell’applicazione rigorosa delle normative nel settore agroalimentare, al fine di garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori. La produzione delle arance di Ribera e della pesca di Bivona in difficoltà a causa della mancanza di acqua. Una problematica, quella della siccità, ricorrente in tutta la Sicilia e che nell’Agrigentino colpisce uno dei prodotti Dop dell’Isola come le arance.