Anche in Sicilia si parte con i saldi il 5 gennaio. Multe salate per gli esercenti scorretti

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Anche in Sicilia, come in tutta Italia, i saldi invernali cominceranno venerdì 5 gennaio. L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha infatti firmato il decreto che indica le date dei saldi di fine stagione e delle vendite promozionali fino al 2025. L’inizio e la durata degli “sconti” sono stati individuati a seguito della riunione che si è tenuta la scorsa settimana nella sede dell’assessorato, alla presenza di sindacati e associazioni di categoria.” Ho ascoltato i numerosi rappresentanti degli operatori siciliani – ha detto l’esponente del governo Schifani – e la scelta di uniformarsi alle linee nazionali è stata condivisa. Diamo così respiro al mondo del commercio e siamo convinti che questo potrà consentire una ripresa dei consumi in un momento particolarmente difficile anche per questo comparto”. La commissione sviluppo economico della conferenza delle regioni, il 21 novembre scorso aveva accolto le richieste delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando come data di inizio dei saldi invernali in tutta Italia venerdì 5 gennaio 2024, cioè il primo giorno feriale antecedente l’Epifania come previsto in un accordo approvato il 24 marzo del 2011. In Sicilia quindi i saldi invernali prenderanno il via il 5 gennaio per concludersi il 15 marzo. Gli sconti estivi, invece, sono stati già fissati dal 6 luglio al 15 settembre. In mezzo ai due periodi di saldi è prevista l’attivazione di vendite promozionali. Per evitare che alcuni esercenti facciano i ‘furbetti’, è meglio cominciare da adesso a controllare i cartellini dei prezzi dei prodotti. Per fare fronte ai trucchi messi in campo ai danni dei consumatori da negozianti scorretti, un consiglio utile è quello di fotografare i cartellini dei prezzi in questi giorni in cui i saldi non hanno preso ancora il via. Le scorrettezze scoperte potrebbero costare molto care agli esercenti più ligi alla correttezza. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato può infatti irrogare multe salatissime ai ‘furbetti’.