Alcamo: “voto di scambio”, oggi riconteggio schede

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E’ iniziato questa mattina il riconteggio delle schede elettorali delle amministrative 2012 di Alcamo. In prefettura, alla presenza dei legali dell’attuale sindaco Sebastiano Bonventre e di quelli dell’allora sfidante al ballottaggio Niclo Solina del movimento Abc, sono iniziate le prime analisi delle schede contestate in circa una trentina di sezioni. Al momento non emergono indiscrezioni su questa prima giornata di riapertura delle urne: i telefoni dei legali di entrambe le parti squillano a vuoto. Si è arrivati al riconteggio per effetto dei diversi ricorsi presentati proprio da Solina il quale evidenziò come furono assegnati a Bonventre diversi voti che, a detta sua, erano invece da annullare per alcuni segni nelle schede. Ricorsi che inizialmente furono respinti ma che poi vennero accettati quando emersero indagini della Procura di Trapani, ben due, sul presunto voto di scambio proprio ad Alcamo. In questi due anni ad Alcamo è successo di tutto: ricorsi, controricorsi, denunce, querele, dibattiti politici, interrogazioni parlamentari. Per l’esattezza sono due i procedimenti giudiziari a carico dell’ex senatore Nino Papania del Pd e di alcuni esponenti del suo entourage per quanto riguarda il presunto caso di voto di scambio rilevato dalla Procura di Trapani e relativo alle amministrative di Alcamo del 2012, durante le quali vinse il candidato sindaco sostenuto dall’ex parlamentare per soli 39 voti di scarto sullo sfidante Solina. Da intercettazioni ambientali emergerebbe per l’appunto la figura dell’ex parlamentare e di molti suoi fedeli accusati di essere stati in grado di condizionare il voto ed alterarne il risultato dietro promesse di denaro e posti di lavoro, e distribuzione di generi alimentari. Un processo vede gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio. Il conteggio sarà fatto, dalla Prefettura, su tutte le sezioni perché nelle loro controdeduzioni gli avvocati di Bonventre, Lauria e Finazzo, sostengono che a Solina in realtà sarebbero stati assegnati più voti di quelli presi. La Prefettura si prenderà tutto il mese di Settembre per procedere al riconteggio, secondo alcune indiscrezioni. Il 4 dicembre, poi, è attesa la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, organo di appello del Tar, che ha disposto proprio il riconteggio, e che potrebbe ribaltare il risultato del voto. Dalle inchiesta della Procura emergerebbero promesse di denaro o addirittura di alimenti in cambio di voti. Ad altri elettori ancora sarebbero stati promessi posti di lavoro all’interno dell’Aimeri Ambiente, società che ad Alcamo e in altri centri della provincia trapanese gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Nella foto Bonventre e Solina

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