Alcamo: violenza sulle donne, è allarme sociale

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ALCAMO – Casa dolce casa, si usa dire. Ma molto spesso di dolce le quattro mura domestiche non hanno proprio nulla. Basta guardare le cronache di ogni giorno per capire che proprio l’intimità familiare può nascondere qualcosa di terribile, può covare la peggiore delle violenze. Ad Alcamo la situazione di disagio sociale, sotto questo aspetto, diventa sempre più evidente. E la violenza qualche volta può anche trasformarsi in tragedia. Non è stato così per fortuna per una donna costretta per anni a subire le violenze, psicologiche e fisiche del marito. Oggi la sua denuncia trova giustizia, anche se solo parzialmente. L’ex marito, alcamese di 49 anni, è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari di Trapani Lucia Fontana, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale. Avrebbe ripetutamente picchiato la consorte, secondo l’accusa, per ragioni di gelosia, costringendola, in alcuni casi, anche a subire atti sessuali. Fatti che risalgono al 2012 ma che adesso saranno sviscerati in pubblica udienza. Il processo si aprirà il prossimo 9 ottobre dinanzi il Tribunale di Trapani. Ma quella dell’orco quarantanovenne sta diventando purtroppo una storia di “ordinaria follia” proprio nella cittadina alcamese. Negli ultimi anni queste storie di violenza si stanno cominciando pericolosamente a moltiplicare. O, forse chissà, ci sono sempre state ma sono rimaste chiuse dentro le quattro mura domestiche con la donna zitta e impaurita a parlare, quasi dovesse lei stessa vergognarsi di ciò che le stava accadendo. Ragioni collegate probabilmente anche ad un retaggio culturale tutto siciliano dove all’uomo può essere concesso tutto, proprio perché “uomo”, e per fedeltà promessa nei confronti della famiglia. Donne che spesso però rimangono intrappolate e incastrate dalla loro condizione economica di dipendenza, perché magari anche costrette ad accudire i figli, riponendo le loro aspirazioni in un cassetto e accontentandosi di essere considerate ipocritamente le “regine della casa”. Ma sempre più spesso rischiano di diventare delle cenerentole. Oggi però qualcosa pare che si stia sbloccando di questo perverso ingranaggio psicologico proprio ad Alcamo. Si denuncia di più, c’è più consapevolezza e coraggio. Solo negli ultimi mesi si sono succeduti una serie di episodi di violenza proprio ad Alcamo. In via Pietro Novelli dove una donna ha rischiato di morire sotto i colpi accecati dalla gelosia di un compagno che l’ha picchiata selvaggiamente abbandonandola in una pozza di sangue. Oppure è il caso di una trentenne rimasta vittima per anni dello stalking dell’ex marito e costretta a subire violenze di ogni tipo anche davanti ai figli. Storie, per l’appunto, di ordinaria follia.

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