Alcamo, vendemmia. Campo per extracomunitari, parrocchie mobilitate

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Un impegno quotidiano e a turno per le parrocchie alcamesi Lavoro quotidiano per fornire sino al prossimo 29 settembre un pasto caldo ai lavoratori immigrati extracomunitari, ospitati dallo scorso 9 settembre presso la palestra comunale Palazzello di via Guido Gozzano. Da lunedì prossimo il pasto caldo serale sarà fornito dalla parrocchie di Sant’Oliva e Sacro Cuore. Cento i pasti per altrettanti extracomunitari, che vengono ad Alcamo con la speranza di trovare un lavoro come vendemmiatori. Il campo di accoglienza nasce dalla necessità di
evitare che siano costretti a trovare riparo in posti di fortuna, con evidente disagio socio-sanitario per gli stessi e per la cittadinanza alcamese. Il campo ha evitato i bivacchi che in genere gli extracomunitari facevano nelle piazze Pittore Renda e Repubblica o sotto la pensilina dell’autostazione. Per essere assunti occorre che siano in regola con le leggi italiane. Se si rispettano le norme dovrebbero essere pagati a circa 60 euro al giorno. Pioniere dell’accoglienza è stato padre Saverio Renda, parroco di Sant’Oliva ed ha iniziato nel 1975 quando ospitava in chiesa o in sagrestia extracomunitari che allora facevano capolino in piazza Ciullo, dove avvenivano le assunzioni la mattina presto. Collaborava con padre Saverio Renda padre Enzo Santoro che dormiva con gli extracomunitari per prestare eventualmente assistenza durante la notte. Oggi le richieste di manodopera sono notevolmente diminuite perché molti agricoltori utilizzano la vendemmiatrice meccanica. Va sottolineato che tutto l’anno le parrocchie alcamesi si impegnano ad aiutare e fornire pasti caldi alle persone in difficoltà.