Alcamo-Ufficio Tributi del Comune al collasso, altro che lotta ai furbetti

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Altro che lotta ai furbetti. Chi ha dei debiti con il Comune di Alcamo per svariati motivi, che siano di natura tributaria, oppure contenziosi o ancora multe non pagate, rischia davvero di continuare a farla franca. L’ammissione arriva dallo stesso ufficio Tributi che sarebbe in enorme difficoltà a smaltire le pratiche. Il motivo? Non ci sono professionalità interne in numero adeguato per riuscire a portare avanti tutto il lavoro. Non solo quello arretrato ma anche quello che di anno in anno si deve sviluppare in via ordinaria. Una realtà cruda e allo stesso tempo allarmante resa nota dal responsabile dell’ufficio Tributi del Comune, Fabio Randazzo, ascoltato in audizione nei giorni scorsi dalla II commissione consiliare per affrontare il problema dei crediti non riscossi dal Comune. Un fardello di non poco conto se si considera che ad Alcamo, in base a quanto relazionato dal dirigente del Settore Finanze Sebastiano Luppino, ci sono da riscuotere ben 28 milioni di euro. Tutti crediti comunque di dubbia esigibilità e che quindi non potranno essere riscossi sicuramente al 100 per cento, dunque con un danno economico di non poco conto per le casse municipali. Il problema però, oltre ad essere il passato, è a questo punto soprattutto il presente: “Lo scorso anno non siamo riusciti a chiudere e definire i ruoli dell’anno 2013 – afferma Randazzo – perché nel contempo arrivano le altre annualità che sono tutte da smaltire. Per cui la situazione è critica”. In base a quanto relazionato l’ufficio Tributi su 6 mila accertamenti inviati non ne ha potuti notificare ben 2 mila, quindi il 33 per cento. I motivi sono i più svariati: o per il cambio di residenza del contribuente o creditore, emigrazione o ancora un malfunzionamento degli uffici postali incaricati di inviare la documentazione. Senza mezzi termini il responsabile dell’ufficio Tributi ha sottolineato qual ‘è il problema di fondo: “Su indagini anagrafiche e difesa nei contenziosi tributari – ha ammesso – c’è una bassa capacità a raggiungere livelli ottimali di funzionamento in quanto carente di personale con professionalità”. Al momento quindi non si intravedono nemmeno possibilità di migliorare la situazione: il Comune rischia quindi seriamente di continuare a non incassare. E intanto i furbetti esultano. La II commissione consiliare si è ripromessa di convocare altre sedute per continuare ad affrontare il problema e cercare di trovare soluzioni.