Alcamo: Udc-sindaco, matrimonio impossibile

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ALCAMO – L’Udc e Bonventre non convoleranno mai a nozze. Il parlamentare regionale Mimmo Turano, leader dello scudocrociato ad Alcamo, chiude le porte a qualsiasi ipotesi di fantomatico accordo tra il suo partito e il sindaco Sebastiano Bonventre. I rumors di questi giorni, che vedrebbero il primo cittadino schiacciare l’occhiolino proprio all’Udc e al movimento 5 Stelle, a cui pubblicamente ha riconosciuto l’impegno e la propositività per il territorio, sarebbero spazzati proprio da Turano che sgombra il campo da ogni diceria o voce di corridoio.

Effettivamente le parole del primo cittadino, il quale ha anche dato delle bordate alla deputazione regionale e nazionale del Pd, partito che lo sostiene in giunta, accusata di avere dimenticato dalla sua agenda politica il territorio alcamese, sembrano proprio volere preludere alla possibilità di una nuova stagione politica. Magari una nuova maggioranza, dal momento che proprio i Democratici alcamesi ci sono state pesanti frizioni in questi giorni. L’impressione è stata quella che il Pd volesse scaricare ogni responsabilità al primo cittadino, anche se le dichiarazioni in questo senso si sono rincorse tra netti aggiustamenti di tiro e parziali smentite. Neanche Turano è tenero con i Democratici.

Il parlamentare non si è sottratto poi al recente scandalo che ha investito proprio il suo partito in Sicilia, con il deputato regionale Nino Dina accusato di voto di scambio e arrestato nell’ambito dell’operazione “Agorà” in cui sarebbe emersa la presunta compravendita di voti in cambio di soldi e cibo alle scorse elezioni regionali e comunali a Palermo del 2012.