Alcamo-Tassa rifiuti, sentenza pro artigiani: ora il Comune si adegua?

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Vincono le imprese e ora per il Comune di Alcamo saranno dolori. La controversia riguardo all’errato calcolo della tassazione sui rifiuti per le imprese artigiane ed industriali di produzione ha dato alla luce la prima sentenza inequivocabile. Proprio una ditta di questo settore aveva avanzato ricorso alla commissione provinciale tributaria di Trapani ed è stato accolto. Secondo l’organismo non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali o tossico-nocivi. Il motivo sarebbe abbastanza semplice: queste aziende già pagano una tassa per lo smaltimento dei rifiuti speciali che trattano, motivo per cui le aree in cui operano sono già assoggettate al tributo per lo smaltimento per l’appunto dei rifiuti speciali. Ricorso presentato dal titolare di un’azienda di autoriparazione che ha ottenuto l’annullamento della cartella esattoriale emanata dal Comune alcamese per gli anni 2010, 2011 e 2012 per l’intera superficie (officina meccanica ed uffici). A difendere l’imprenditore la Confartigianato di Alcamo difesa dagli avvocati Gianluca Vivona e Francesco Faraci. A cantare vittoria la Comart, associazione che raggruppa diverse imprese artigianali, che torna a chiedere al Comune di non applicare alcuna tassazione alle aree in cui si svolge attività artigianale e industriale. Già in passato comunque vi erano stati pronunciamenti della stessa commissione tributaria, sempre su ricorsi presentati da imprese alcamesi, con cui si concedeva la sospensiva del tributo in attesa di entrare nel merito. Ora questa ordinanza pare possa essere considerata una vera e propria indicazione per gli uffici comunali su come calcolare il tributo per questa categoria di imprese. Questione che venne anche in passato toccata in consiglio comunale ma che non trovò l’accoglimento degli uffici. C’è da vedere però come reagiranno gli uffici alcamesi: chiuderanno qui la controversia o proporranno un nuovo ricorso alla commissione regionale? Preoccupazione che in qualche modo paventano in modo tutt’altro che velato le imprese artigiane: “Da sempre abbiamo ricevuto, sia da parte del sindaco Domenico Surdi che del suo vice Roberto Scurto, – afferma il presidente dell’associazione Comart, Giuseppe Orlando – segnali di grande attenzione e disponibilità a discutere nel merito della questione mentre, la burocrazia ha voluto in maniera frettolosa liquidare la questione con risposte essenzialmente burocratiche, accompagnate dall’affermazione che i regolamenti in vigore sono da considerare pienamente legittimi e che la circolare del ministero dell’Economia non ha nessun valore giuridico così come le sentenze”. L’organismo che rappresenta le imprese artigiane chiede quindi al Comune, alla luce di questa sentenza della commissione tributaria provinciale, di riesaminare i regolamenti sulla Tari nelle parti riguardanti i criteri di applicazione della tassa rifiuti alle imprese artigiane ed industriali di produzione.