Alcamo: Psi-Ucd, possibile rottura interna

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Qualcosa al consiglio comunale di domani ad Alcamo succederà quasi con certezza. Radio politica fa segnare i rintocchi dell’inizio di una nuova crisi per il sindaco Sebastiano Bonventre. Pare che il gruppo consiliare dell’Ucd-Psi possa anche subire uno strappo al suo interno: seppur tutti e 5 i consiglieri condividano le difficoltà nell’appoggio all’attuale giunta, più volte criticata nel suo operato, sembra che domani ad annunciare il suo addio possa essere soltanto un esponente del gruppo. Non pare intenzionato a fare un passo indietro Antonio Nicolosi, consigliere in rappresentanza del partito socialista. Oggi ad Alcamo vi sarà un nuovo vertice tra il gruppo consiliare e il deputato regionale di riferimento Nino Oddo con l’obiettivo di far rientrare le diverse spigolature che sono emerse rispetto alla tempistica del ritiro al sostegno al primo cittadino. La spaccatura infatti sarebbe legata proprio sui tempi, tra chi vorrebbe ritirare il proprio appoggio sin da subito e chi invece vorrebbe lasciare ancora un po’ di tempo a Bonventre per ricompattare la base. Una cosa è certa: un’eventuale rottura in questo momento sarebbe devastante per il sindaco che è alla ricerca di sostegno in vista dei diversi consigli comunali convocati con molti punti all’ordine del giorno in programma, alcuni molto delicati. Si inizia domani con l’approvazione di diversi regolamenti e si prosegue l’1 e il 4 settembre quando approderà in aula la Iuc, la nuova sigla che raggruppa diverse tassazioni locali tra cui rifiuti e servizi indivisibili. All’orizzonte si prevedono nuove stangate che tra l’altro sono per certi versi obbligate per l’amministrazione comunale se si vuole raggiungere l’obiettivo del rispetto del patto di stabilità. In sede di elaborazione del bilancio di previsione del Comune per l’anno 2014 la giunta ha certificato che è emersa la necessità del compimento di uno sforzo e quindi di una manovra fiscale, riguardante in primo luogo proprio la Tasi, tale da assicurare un ammontare di entrate per l’anno 2014, idoneo a garantire gli equilibri di bilancio. Al Comune risulta un “buco” da ben 3 milioni e 229 mila euro, per effetto del taglio del Fondo di Solidarietà Comunale previsto per legge, del mancato gettito derivante dall’esenzione dell’applicazione dell’Imu all’abitazione principale, della equiparazione alla prima casa (con riduzione del gettito rispetto al 2013) per alcune tipologie di immobili. Proprio per effetto di questa situazione è stata introdotta la Tasi nell’aliquota massima, il 2,5 per mille, per la maggior parte dei contribuenti.

Nella foto da sinistra Nicolosi e Oddo

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