Il gup del tribunale di Palermo, Lorenzo Iannelli, ha accolto la costituzione di parte civile delle associazioni che ne hanno fatto richiesta, durante l’udienza preliminare celebrata stamane per l’eventuale rinvio a giudizio delle undici persone indagate per l’operazione antimafia “Frezeer” dello scorso febbraio, che ha interessato Alcamo e Castellammare. Si sono costituite parti civili l’Associazione antiracket e antiusura di Alcamo, presieduta da Vincenzo Lucchese e assistita dall’avvocato Davide Bambina. Ammesse parti civili: Confindustria Trapani, il Centro studi “Pio La torre” di Palermo, l’associazione “La verità viva” di Marsala e sei alcamesi vittime della mafia che sono i titolari dell’Edilcasa e della ditta Gica. Non hanno presentato la costituzione di parte civile i Comuni di Alcamo e Castellammare, città che vennero interessate all’operazione della Procura distrettuale di Palermo, squadra mobile di Trapani e polizia di Alcamo. Per quanto riguarda la posizione degli undici indagati, cinque sono a piede libero e sei in carcere, l’udienza per l’eventuale rinvio a giudizio è stata aggiornata al prossimo 10 novembre poiché gli avvocati hanno chiesto i termini a difesa per potere esaminare le carte depositate stamane dal Pm. Durante le indagini fatte di pedinamenti, intercettazioni telefoniche, filmati e altro emerse che sono le estorsioni le corsie privilegiate dalla mafia per cercare di tenere in vita l’organizzazione. Gli avvisi di conclusione delle indagini vennero notificati, alle sei persone destinatarie dei provvedimenti cautelari: Ignazio Melodia e Salvatore Giacalone, ritenuto dagli inquirenti il suo braccio destro, Antonino Stella, Filippo Cracchiolo, Vito Turriciano, già condannato per l’operazione Cemento del Golfo, e Giuseppe Di Giovanni. E anche ad altri cinque indagati che sono a piede libero. L’inchiesta fece emergere i summit organizzati all’interno di una cella frigorifera di un negozio di orto frutta nella via Ugo Foscolo. L’operazione Freezer, fotografa, secondo gli inquirenti, la mappa aggiornata del potere mafioso alcamese. A capo dell’organizzazione gli inquirenti indicano Ignazio Melodia, fratello del boss Antonino, da decenni in carcere per scontare ergastoli. Gli indagati a piede libero per il cui eventuale rinvio a giudizio il gup deciderà il 10 novembre prossimo sono Leonardo Palmeri, Leonardo Zanca, Roberto Lo Meo e Diego Ruggeri. E’ stata stralciata la posizione del medico Alida Laura, che esce dall’operazione Freezer, poiché sarà giudicata a parte per favoreggiamento nei confronti del suo compagno Giuseppe Di Giovanni in quanto sarebbe stata a conoscenza che il Di Giovanni aveva una pistola, ma non denunciò la circostanza.