Alcamo: maxioperazione polizia, un arresto e due denunce

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Un’auto rubata in pieno centro storico, sotto gli occhi del proprietario. In poche ore uno dei due autori è stato rintracciato e arrestato. Caso risolto in pochi minuti dal commissariato di polizia di Alcamo che ha messo a punto ancora un altro piano straordinario di controllo del territorio in collaborazione con il Reparto Prevenzione crimine della Questura di Palermo e che ha portato ad una maxi operazione ad ampio raggio. Uno l’arresto, quello di un rumeno di 18 anni fuggito da una comunità alloggio di Calatafimi dove tra l’altro era in regime di detenzione ai domiciliari per altri reati. A lui la polizia è riuscita a risalire dopo un certosino lavoro investigativo scattato subito dopo l’allarme lanciato dal proprietario dell’auto che aveva lasciato il mezzo posteggiato in corso 6 Aprile con le chiavi appese al quadro. Il rumeno, con un complice, si è intrufolato nell’auto ed è partito subito facendo perdere ogni traccia. Dopo il suo rientro in comunità lo stesso ragazzo, pressato dal personale che vi lavorava all’interno, ha ammesso di avere messo a segno il furto. Con l’accusa di “furto aggravato” l’autorità giudiziaria gli ha revocato il regime di detenzione domiciliare e lo ha rispedito in carcere. La polizia è ancora alla caccia del complice: sarebbe stato già individuato ma al momento vi sono soltanto frammentari indizi a suo carico e quindi resta indagato. Il piano di prevenzione crimine del commissariato ha permesso poi di sottoporre a controllo 40 autovetture e 60 persone. In questo contesto sono scattate due denunce: una per guida senza patente in quanto mai conseguita ed un’altra per l’esibizione di un tagliando assicurativo falso. Inoltre sono state elevate salatissime contravvenzioni, in tutto 8, per violazioni al codice della strada. Il nuovo dispiegamento massiccio di volanti e agenti su Alcamo è figlio del cosiddetto “modello trinacria”, messo in campo dal ministero dell’Interno e che prevede un piano interforze che coinvolge questura, prefettura e commissariati organizzato periodicamente nei vari territori siciliani. Si tratta di un’attività di controllo straordinario del territorio a garanzia dei magistrati e degli esponenti dell’imprenditoria locale. Ogni volta vengono concordate le iniziative di natura tecnico-operativa da intraprendere al fine di rafforzare l’azione di prevenzione e contrasto delle attività criminali anche tramite una più articolata presenza, nelle zone considerate a rischio più elevato, delle Forze dell’Ordine, con il coinvolgimento anche delle polizie locali.