Alcamo-Manca l’acqua a Crocicchia e Pietralonga

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I problemi dell’approvvigionamento idrico sono sempre alla ribalta e ormai affondano negli anni. L’ennesima emergenza è stata segnalata dai numerosi abitanti delle contrada Crocicchia, Pietralonga e ancora più a valle dagli abitanti di contrada Palmeri.  “Nella nostra zona – dicono gli abitanti di Crocicchia e Pietralonga – l’acqua  arriva quando va bene ogni 10 giorni e solo per meno di un’ora. Impossibile potere riempire le cisterne in modo da potere contare su una riserva del prezioso liquido che siamo costretti a comprare. Ogni venti giorni spendiamo mediamente 45 euro”. Mentre gli fa da eco una signora: “In due mesi abbiamo speso 120 euro”. Non è la prima vola che i residenti in questa zona della città lanciano appelli per risolvere il problema. Ad Alcamo da oltre un anno l’acqua arriva ogni tre giorni. Acqua acquistata da Siciliacque al prezzo di 0,69 centesimi al litro più Iva. L’acquisto è frutto di un contratto sottoscritto nel marzo di due anni fa tra la precedente amministrazione e Siciliacque dopo che non vennero più riparate condutture e sorgenti di contrada Cannizzaro. E per il riutilizzo di Cannizzaro e quindi con notevoli risparmi per il Comune di Alcamo si è battuto l’ex consigliere Ignazio Caldarella, che riuscì il 31 gennaio dello scorso anno a fare impegnare la somma di 2 milioni e mezzo, deliberata dalla giunta Bonventre. E’ ancora in corso presso l’Urega l’apertura delle buste per aggiudicare l’appalto per Cannizzaro. Intanto continua a protrarsi da anni la regolarizzazione delle forniture dell’acqua nelle contrade Crocicchia, Pietralonga e Palmeri dove gli abitanti sono costretti a rifornirsi dalle autobotti private.