Alcamo-Isola pedonale, la sera è il valzer delle violazioni

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Sono passate le prime due giornate con l’isola pedonale nel centro storico e bisogna dire con più ombre che luci. Non tanto per l’efficacia o meno del provvedimento, che rende percorribile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 solo a piedi il tratto di corso VI Aprile dalle piazze Bagolino a Ciullo, quanto per le modalità di attuazione. Abbiamo già riferito del caos ingenerato nella cittadinanza per l’avvio dell’isola pedonale senza alcun preavviso, tanto che in un clima surreale il cosiddetto “corso stretto” è stato chiuso con le auto posteggiate su un fianco della carreggiata. Aspetto senz’altro positivo è stato il grande afflusso di gente ieri pomeriggio che ha invaso il “cuore pulsante” della città, a testimonianza quindi che in tanti voleva finalmente un angolo dove potere passeggiare liberamente senza essere ammorbati dai gas di scarico e senza fare gimcane tra i veicoli. Quello che però è accaduto nella serata, e per l’arco di tutta la notte, ha avuto dell’incredibile. Gli automobilisti hanno pensato bene, dopo avere verificato a vista d’occhio l’assenza di controlli, di spostare le transenne piazzate al centro delle varie intersezioni dell’isola pedonale per transitare liberamente. In pratica hanno fatto finta di nulla, come se quel provvedimento non fosse mai esistito e quelle transenne fossero solo di inutile ingombro. Storie tipiche in salsa alcamese dove il rispetto del codice della strada, molto spesso, è più un fastidio che un dovere. Scusanti però non ce ne possono essere in questo caso: se la mattina del venerdì è stato un pò tutto frutto dell’improvvisazione e non vi erano nemmeno i segnali stradali ancora installati, già dal pomeriggio tutto il lavoro era stato completato sotto questo aspetto. In pratica automobilisti e centauri se ne sono deliberatamente infischiati. Tutto questo è accaduto quando il corso si andava progressivamente svuotando e i vigili urbani, rimasti sino alle 21, hanno smontato dal servizio di controllo: “E’ impensabile – afferma il vicecomandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio – poter impegnare 24 ore su 24 miei uomini per presidiare l’isola pedonale. Ci sono altri servizi essenziali da svolgere a tutela della collettività. Comunque, considerato questo malcostume, faremo anche la notte dei controlli a campione. Chiedo però senso di responsabilità a tutti affinchè si rispetti il codice della strada: il cittadino non può sentirsi libero di fare ciò che vuole solo perchè sa di non essere controllato, ci vuole senso civico”. Parole sacrosante che però molto spesso ad Alcamo si sono rivelate inefficaci. Ci sono vizietti consolidati che sono duri a morire: parcheggiare ad esempio in doppia fila, in divieto di sosta, fermarsi al centro della strada con la propria auto per conversare mentre alle spalle si formano code. Inutile dire che queste sono scene quotidiane in una città dove il senso civico difficilmente trova spazio ed è invece molto più efficace la repressione, c’è poco da fare. L’ultima spiaggia resta la videosorveglianza ma questo è un compito che dovrà affrontare la prossima amministrazione non certo l’attuale commissario straordinario del Comune. Necessiterebbe un sistema di telecamere omologato appositamente dal ministero dell’Interno per rilevare le infrazioni al codice della strada. Le attuali telecamere, all’incirca una settantina, non hanno questo tipo di omologazione e quindi non si può procedere alle sanzioni. Qualcuno obietterà che questa città sta diventando un grande fratello: forse sì ma quali alternative esistono?