Alcamo. “incidente domestico”, muore anziano

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ALCAMO – E’ stato archiviato il caso della tragica morte di un pensionato alcamese ieri mattina come incidente domestico. Il commissariato di polizia, che ha condotto le indagini, ha completato i rilievi non ravvisando alcuna responsabilità di quanto avvenuto. Ora tutta la documentazione passa nella mani del magistrato della Procura di Trapani che avrà l’ultima parola ma che dovrebbe ritenere chiusa la vicenda senza alcuno strascico giudiziario. L’episodio riguarda l’alcamese Castrenze Messina, pensionato di 74 anni, morto dopo essere precipitato dal terzo piano di un’abitazione del centro storico, in via Metastasio, all’angolo con la via Pantò. Secondo la ricostruzione degli agenti l’anziano era proprietario dell’immobile in cui si è consumata la tragedia e che aveva dato in affitto. Gli affittuari hanno segnalato il malfunzionamento dell’impianto idrico, la cui cisterna è posizionata nel terrazzo posto al terzo piano della casa. Messina, che era solito effettuare dei lavoretti autonomamente, è salito su una scaletta sul terrazzo per raggiungere la cima del recipiente. Pare comunque che questa scala fosse abbastanza datata: uno scricchiolio o forse una manovra azzardata ha fatto perdere l’equilibrio all’uomo che è precipitato al suolo. L’impatto con l’asfalto è stato violentissimo: Messina ha battuto la schiena e soprattutto la testa, morendo praticamente sul colpo. Il volo è stato oltretutto abbastanza significativo: infatti il terzo piano dista all’incirca tra i 10 ed i 12 metri dal suolo. Alcuni residenti della zona hanno lanciato immediatamente l’allarme al 118 e alla polizia. L’ambulanza in pochissimi minuti è giunta sul posto ma il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. L’impatto con il suolo gli avrebbe provocato delle lesioni ad organi vitali interni che non gli hanno dato scampo. Gli agenti del commissariato hanno ascoltato gli affittuari ed alcuni vicini di casa per ricostruire con esattezza la dinamica del tragico episodio. Dai rilievi le testimonianze hanno perfettamente combaciato. Ecco perché il caso è stato archiviato dalla polizia come “incidente domestico”. La vittima autonomamente nell’abitazione di sua proprietà avrebbe effettuato i lavori idraulici e una sua disattenzione, a cui ha compartecipato anche l’utilizzo di strumenti precari come la scala vetusta senza alcuna protezione o accorgimento di sicurezza, è stata fatale. Il magistrato della Procura di Trapani che si sta occupando dell’indagine del caso ha già disposto la restituzione della salma ai familiari. Segno che il caso, nella sua fase preliminare dei rilievi è praticamente chiuso. La polizia, nel referto che nelle prossime ore invierà in Procura, non ha ravvisato alcuna responsabilità.

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