Alcamo-Festa della Madonna in tono minore

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Festeggiamenti in onore di Mara Santissima dei Miracoli, patrona della città di Alcamo, dal 19 al 21 giugno. Una tradizione che si perpetua nei secoli e a seconda dei vari periodi, pur con qualche variazione, non è mai mancata la suntuosità degli eventi pubblici e religiosi dedicati alla Madonna, sempre molto affollati. Ma, molto probabilmente, l’edizione del 2016, ovvero quella di quest’anno,  sarà ricordata come una delle più povere di contenuti, anche perché il Comune è senza un euro. Sante messe al santuario e alla chiesa Madre, caratterizzeranno il festino che è prettamente religioso. Dalla chiesa Madre il prossimo 21 giugno uscirà la processione, tra le più partecipate tra le numerose che si svolgono ad Alcamo. Il festino si celebra dal 19 al 21 giugno ma quest’anno le iniziative comunali saranno quasi insignificanti. Le solite e ormai anacronistiche bancarelle in piazza della Repubblica che potranno essere installate solo per due giorni: il 20 e 21 giugno.  Si tratta di 130 bancarelle, oltre il 90 per cento delle quali gestite da extracomunitari. Tra  le bancarelle solo per qualche passeggiata poiché gli stessi articoli ormai si trovano ogni giorno nei vari mercatini. Le giostre solo per i giorni 20 e 21 saranno collocate accanto al Palazzo di vetro e debbono smammare quasi subito perché mercoledì debbono far posto alle bancarelle e stand del mercatino settimanale. Insomma una toccata e fuga. Pare che non ci saranno le luminarie né i giochi d’artificio, sotto la bastionata di piazza Bagolino, a conclusione della processione. Nel vuoto del programma saranno inserite un paio di saggi di danza gratuiti, grazie ad alcune associazioni. Il programma, se di programma si può parlare, sarà reso noto entro dopo domani.  Nello stesso periodo dello scorso anno, il Comune era senza amministrazione a causa delle dimissioni di Bonventre. Venne costituito un comitato, che con qualche contributo privato, riuscì a varare alcune manifestazioni, ad installare luminarie e garantire, se pur tutto in tono minore, anche i giochi d’artificio. Nell’edizione 2016 si toccherà il punto più basso, escludendo i periodi delle due guerre mondiali, della storia della Festa della Madonna. Una Festa caratterizzata, nei secoli, da solenni cerimonie religiose, dai carri trionfali, dalle corse dei cavalli lungo il corso VI Aprile, dalla calata di categorie produttive al Santuario, dalla benedizione dei cavalli, dai concerti con importanti cantanti e tanto per citarne due: Mario Merola e Roberto Vecchioni. Tutto questo appartiene oggi alla memoria che va sempre conservata anche se certe manifestazioni non si possono più fare. Ma è chiaro che il festino va rilanciato e potrebbe rappresentare anche un importante momento per il turismo.  Intanto il primo giorno della Festa, e cioè domenica prossima,  si svolgerà il ballottaggio per la sindacatura, augurando che il prossimo primo cittadino lavori anche nella direzione di rivalutare  tradizioni e  aspetti della Festa della Madonna, alla quale tutti gli alcamesi, anche quelli residenti all’estero, siamo molto legati.