Alcamo: concessioni edilizia ancora al palo

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ALCAMO – Sempre più congelato l’apparato dell’Urbanistica del Comune di Alcamo. In questo primo scorcio del 2014 il trend in negativo dell’esame delle concessioni edilizie e delle sanatorie è ancora in diminuzione rispetto allo scorso anno. Gli uffici, sempre più congestionati di lavoro ma ridotti al lumicino per unità di personale in servizio, nei primi due mesi e mezzo di quest’anno sono riusciti ad evadere soltanto 49 pratiche, di cui 31 in sanatoria; un netto calo rispetto allo stesso periodo del 2013 quando invece a questo punto le concessioni evase erano già 67, di cui 24 in sanatoria. Da considerare che già nel 2013 erano cominciati ad affiorare i primi problemi di lentezza dell’apparato tanto che ci fu un calo di mole di lavoro in termini di analisi delle pratiche che erano in ulteriore discesa rispetto all’anno precedente. Un declino quindi costante che preoccupa non poco il sindaco Sebastiano Bonventre il quale ha faticato non poco per cercare di trovare il bandolo della matassa senza ancora riuscirvi di fatto. D’altronde ciò che è successo è abbastanza eloquente: in neanche due anni di legislatura il primo cittadino ha già cambiato ben tre assessori in questo settore. E poi è stato anche deciso di smembrare il Settore del Comune, creando un apparato esclusivamente dedicato proprio all’Urbanistica. Inoltre, recentemente, è stato affidato tutto nelle mani di un nuovo dirigente anche se a tempo, Carlo Bertolino. La parabola discendente del settore Urbanistica del Comune alcamese iniziò con la storia della Pedemontana, quando emerse una vicenda di concessioni edilizie e costruzioni illegittime in questa fascia di territorio ai piedi del Monte Bonifato. In atto c’è ancora un’inchiesta aperta da parte della Procura di Trapani anche se recentemente il Comune ha costituito un’equipe tecnica per verificare se esistono i presupposti per riprendere l’iter di rilascio delle concessioni edilizie proprio in questa zona. Il problema sostanziale è che il piano regolatore generale del Comune è stato dichiarato scaduto e da qui sono venute fuori delle restrizioni urbanistiche, specie all’interno del perimetro della pedemontana. Un problema delicato su cui da tempo ha accesso i suoi riflettori anche il consiglio comunale.

Da considerare inoltre che i lavori interni all’ufficio vanno a rilento anche perché vi è un’evidente carenza di personale. Solo due unità effettive si trovano infatti nelle stanze dell’ufficio tecnico. Gli oneri concessori nel 2013 appena trascorso ammontano a poco più di 400 mila euro, altrettante le somme per la sanatoria edilizia. Un trend in netto calo rispetto all’anno precedente, un po’ per colpa della crisi congiunturale che ha quasi del tutto fermato il mercato del mattone, un po’ perché in realtà da tempo l’ufficio tecnico è praticamente congelato per una serie di problematiche, soprattutto di ordine gestionale.

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