Alcamo-Comune, squilibrio di bilancio alla Corte dei conti

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ALCAMO – Il Comune di Alcamo naviga sempre di più in brutte acque sul piano finanziario. Gli uffici, e adesso il commissario straordinario Giovanni Arnone subentrato a sindaco e giunta dimissionari, non riescono a sbrogliare la matassa per far riequilibrare il bilancio. Resta ancora un buco da colmare di 2,8 milioni di euro mentre il tempo passa e si stringono le possibilità di manovra. A confermare la pericolosità della situazione gli stessi burocrati del Comune che hanno segnalato lo squilibrio finanziario alla Corte dei Conti. Quasi un segnale di “resa” di fronte all’impossibilità di far quadrare i conti con le attuali risorse a disposizione. Per i magistrali contabili comunque la corrispondenza postale proveniente da Alcamo si fa sempre più fitta. In questi giorni l’ennesima segnalazione proprio riguardo ai conti in rosso dell’ente municipale è arrivata anche dal consigliere comunale Antonio Nicolosi che ha nel contempo presentato anche un’interrogazione al commissario Arnone. In poche parole chiede di sapere il motivo per il quale nel 2012, con uno squilibrio di quasi 7 milioni di euro, non vi fu nessun blocco della spesa da parte del dirigente del Settore Finanziario Sebastiano Luppino mentre alla fine dello scorso anno, con lo squilibrio di quasi 3 milioni di euro, fu apposto dallo stesso burocrate questo vincolo che tutt’oggi è in vigore. Situazione che ha pregiudicato tra le altre cose anche lo svolgimento della festa della Patrona Maria Santissima dei Miracoli, organizzata praticamente senza un centesimo.

Pare che si stia instillando il sospetto che la decisione del dirigente possa anche essere frutto delle frizioni sorte con parte dell’amministrazione comunale appena dimissionaria, in primis l’assessore alle Finanze Antonino Manno. Il consigliere Nicolosi non insinua nulla allo stato attuale ma vuole capire cosa è successo e cosa ancora sta succedendo all’interno della macchina burocratica alcamese