Il Comune di Alcamo mette in moto i legali esterni per iniziare a fare cassa. Il prossimo 2 febbraio alle 11,30, nel palazzo di città, si terrà il sorteggio per la scelta dei legali inseriti nell’apposita graduatoria, costituita un paio di mesi fa, per portare avanti i procedimenti del municipio per il recupero crediti verso terzi. Un lavoro non indifferente considerati i tantissimi crediti che vanta il Comune e che non sono mai stati riscossi per inerzia degli uffici o per mancanza di personale. Sta di fatto che ora il Comune sta tentando di correre ai riparti per evitare che altre somme vadano prescritte e che quindi diventino non più esigibili. I legali che saranno sorteggiati dall’apposito elenco istituito avranno il compito di attivare le procedure per conto del municipio, sgravando così dalle tantissime pendenze l’ufficio legale che al momento consta di due sole unità, la dirigente Giovanna Mistretta e Silvana Calvaruso. Si spera da queste operazioni di potere ridare linfa alle casse sempre più asciutte dell’ente e non a caso il commissario straordinario Giovani Arnone ha voluto dare vita a questi elenchi di legali esterni dopo essersi reso conto che il Comune non dispone di risorse umane in grado di portare avanti tutte queste cause pendenti. Ad Alcamo i crediti non riscossi dal Comune sono un’enormità e oggi sono lievitati a ben 30 milioni di euro. A certificare questa situazione il Collegio dei Revisori dei conti che ha relazionato passando ai raggi X i conti del Comune. Dietro l’angolo c’è un rischio ancora più grande: quello di non potere più recuperare presto nulla. Dal 2010 ad oggi il Comune, infatti, non ha potuto riscuotere qualcosa come 11 milioni di euro. E non lo potrà fare nemmeno in futuro semplicemente perché parte di questi crediti si sono trasformati in ‘non più esigibili’. Tanto per intendere sono caduti in prescrizione, cioè significa che è stato superato il lasso di tempo massimo per potere chiedere al creditore di avere i soldi. E così molti furbetti l’hanno fatta franca: imprese, contribuenti, società e chi più ne ha più ne metta. Quando si parla di crediti c’è dentro un po’ di tutto: si tratta nella maggior parte dei casi di tributi non riscossi, contenziosi finiti in tribunale con risarcimenti in favore dell’ente locale e multe. Soltanto nel 2015 i Revisori hanno evidenziato che di certo è andato perso un altro bel mezzo milione di euro. Poco prima di dimettersi l’amministrazione comunale attraverso l’assessore al Bilancio Antonino Manno aveva richiesto ai dirigenti di tutti i Settori del Comune di effettuare una verifica dei crediti vantati dall’ente. Già una prima ricognizione venne effettuata ed emersero tutta una serie di crediti vantati nell’ambito di controversie giudiziarie. Saltarono fuori le ditte che gestivano il servizio di carro attrezzi e su cui ci fu pure un’indagine giudiziaria, oppure il caso dell’ex vigile urbano condannato perché intascava le multe, o ancora un ex dipendente che deve restituire parte dei soldi in seguito alla revisione di una precedente sentenza a lui favorevole.