Alcamo Cantine aperte dal 20 agosto, al via la vendemmia

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L’apertura è stata fissata  per il prossimo venti agosto. Si ripete un rito secolare: quello della vendemmia, con l’uva portata nelle cantine. Mentre un tempo la maggior parte delle abitazioni degli agricoltori erano dotate di magazzini con botte in legno o silos in acciaio. Per le strade si sentiva l’odore del mosto. Nella vendemmia si tuffavano decine di studenti per racimolare qualche centinaio delle vecchie lire. Oggi tutto è cambiato. L’uva prodotta dagli alcamesi viene portata nelle cantine. Tre quelle che fanno riferimento ad Alcamo: la San Francesco di Paola, la Sant’Antonio e la Fiumefreddo. Già sono iniziate le operazioni di vendemmia per le uve che producono Pinot e Chardonnay. L’operazione si concluderà fra pochi giorni. E dopo una breve sosta il via la vendemmia nelle cantine dove sono in corso lavori di manutenzione. L’ammasso nelle tre cantine sfiora i 500 mila quintali. “Quest’anno a causa delle condizioni metereologiche – dice Giuseppe De Luca, presidente della San Francesco di Paola- sarà registrato un calo del 10 per cento. E nelle zone dove si è registrata la peronospera il calo mediamente  andrà dal 10 al 20 per cento”. Alcamo si appresta a vivere il periodo di lavoro più intenso dell’anno. La viticoltura è l’asse portante dell’economia locale con un giro d’affari che sfiora i 50 milioni di euro. Alla San Francesco di Paola si imbottigliano tre mila bottiglie ad uso dei soci  in una prospettiva di immettere produzioni sul mercato. La cantina che commercializza più bottiglie o vino sfuso, che i privati possono acquistare direttamente  è la Sant’Antonio. Imbottigliamento anche alla Fiumefreddo. E negli anni sono sorte decine di etichette per il vino imbottigliato. “L’anticipo ai viticoltori con una base venti zuccherina  – dice Giuseppe De Luca – orientativamente sarà uguale a quello dello scorso anno. Circa 40 centesimi”. Un tempo i vigneti brulicavano di persone intente a raccogliere l’uva e di animali: cavalli, muli ed asini per trasportare quanto raccolto da avviare alla pigiatura. Oggi invece oltre il 50 per cento della raccolta di uva viene effettuata con le vendemmiatrici meccaniche. E negli anni i vigneti sono stati adeguati per il passaggio di questo mezzo meccanico. Un vendemmiatore viene pagato 50 euro netti e sono messi in regola per evitare la scure delle multe da parte degli ispettori del lavoro, che effettuano  controlli. Quasi nulla la richiesta, da qualche anno, di manodopera di extracomunitari, che verso la fine del mese sbarcheranno ad Alcamo e decine andranno a bivaccano nelle ville delle piazze Pittore Renda e Repubblica. Il Comune di Alcamo ha predisposto un campo di accoglienza per 70 extracomunitari dal tre al 30 settembre prossimi. Sono assicurati una serie di servizi, per gli extracomunitari in regola col permesso di soggiorno, che sperano in un lavoro come vendemmiatori. Ad Alcamo per i piccoli appezzamenti in genere si scambiano il lavoro nuclei familiari. Nei grandi appezzamenti si utilizza la vendemmiatrice meccanica.