Siccità, vendemmia alcamese all’insegna dell’incertezza

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Cantine aperte e vendemmia già in corso in quelle campagne del Trapanese dove si coltiva il Pinot. Si tratta di uve pregiate e precoci nella maturazione. Ad Alcamo le cantine del territorio si stanno preparando ad un rito secolare che è quello della vendemmia. Ancora è prematuro fare previsioni ma nella quantità e qualità un ruolo determinante ha il gran caldo e quindi la siccità, vero dramma in Sicilia. Nell cantine dell’alcamese Fiumefreddo, San Francesco di Paola e Sant’Antonio tutto venduto il vino sfuso bianco. Rimane un po’ di rosso da smaltire. La vendemmia è  l’epilogo del lavoro degli agricoltori, che oggi possono usufruire di mezzi che alleggeriscono il peso della dura fatica nei campi. Si inizia raccogliendo sia le uve bianche che quelle nere. La Sant’Antonio mediamente ammassa nelle stagioni buone dai 65 mila ai 70 mila quintali ed ha 300 soci. Dagli introiti degli agricoltori alcamesi, dei quali un buon 90 per cento si occupa di viticoltura, gira l’economia locale.

Il giro di affari attorno alle tre cantine, varierebbe dai 15 ai venti milioni di euro a seconda della qualità e quantità della produzione.  Ancora da stabilire i prezzi delle anticipazioni.  L’ammasso nelle tre cantine sfiora le 600 mila tonnellate. La cantina che commercializza più bottiglie o vino sfuso, che i privati possono acquistare direttamente, è la Sant’Antonio, che opera da oltre 50. Imbottigliamento anche alla Fiumefreddo. Ottimi i vini delle tre cantine. E negli anni sono sorte decine di etichette per il vino imbottigliato.  Si punta anche sulla vendemmia verde. Lo scorso anno è stato chiesto lo stato di calamità naturale per i danni subiti nel  dalla peronospora della vite con un calo del 40 per cento. Per il 2024 da stabilire i danni provocati dalla siccità. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale 13 luglio 2024 il del Decreto agricoltura, un provvedimento che introduce importanti novità per il settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. Il Decreto mira a sostenere e rilanciare un comparto strategico per l’economia nazionale, introducendo misure specifiche per lavoratori e aziende.