Alcamo-Caffè letterario, incursione vandalica

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Non ha ancora riaperto i battenti da quando si è chiusa la precedente gestione e già il caffè letterario di Alcamo deve fare i conti con i vandali. Questa almeno sembra la chiave di lettura più verosimile rispetto a quanto accaduto nei giorni scorsi: ieri la scoperta da parte dei nuovi gestori del locale, che si sono aggiudicati l’avviso pubblico del Comune alla fine dello scorso mese di gennaio. Vandali che oltretutto rischiano di restare impuniti perchè le telecamere di videosorveglianza installate in zona dal Comune al momento non sono funzionanti: “Siamo in attesa dell’autorizzazione all’accensione e della relativa messa in funzione dell’impianto” afferma il comandante della polizia municipale Giuseppe Fazio. Intanto già il primo danno è stato causato: si presume che con qualche corpo contundente sia stata danneggiata una delle vetrate di ingresso del locale. Ora il nuovo gestore, l’alcamese Valentina Favara, dovrà farsi carico di questi danni anche perchè il capitolato d’appalto lo prevede. Inizio dunque in salita per l’imprenditrice che aveva investito e non poco su questo caffè letterario: in base alla sua offerta, accettata dal Comune e migliore dell’unica “antagonista”, al Comue andranno corrisposti oltre 15 mila euro l’anno. Si presume che tra non molto si potranno aprire i battenti in base ai tempi burocratici necessari per questo tipo di assegnazioni. Non è la prima volta che nella zona attorno al Collegio dei Gesuiti si registrano raid vandalici: quando le telecamere erano in funzione erano stati immortalati un anno fa alcuni giovani che danneggiavano alcuni gazebo installati nell’atrio interno della storica struttura. Senza contare che in passato erano state anche danneggiate le vetrate d’ingresso della biblioteca. Oltretutto questa assegnazione del caffè letterario non è stata per nulla indolore per il commissario straordinario del Comune, Giovanni arnone, colpito duramente dalle polemiche per questa scelta. Tanti gli spunti da cui sono scaturite queste critiche: in primis il fatto che tale bando è stato pubblicato da un commissario, mentre da più parti era stato sollecitato che si soprassedesse sull’aggiudicazione per questo periodo sino a nuove elezioni. Per molti dietro a questa operazione ci potrebbero essere appetiti elettorali. Si è entrati però anche nel merito del bando che non da alcun vincolo all’aggiudicatario di rivitalizzare il locale, che sovrasta l’atrio del Collegio dei Gesuiti. In buona sostanza chi gestirà non avrà obblighi riguardo alla creazione di eventi culturali, sociali o artistici. I vincoli effettivamente sono pochi: in pratica la locazione per almeno 6 anni con eventuale rinnovo per altri 6 anni; è fatto divieto al concessionario di sublocare, o comunque cedere a qualsiasi titolo, anche gratuitamente, l’immobile senza autorizzazione per iscritto del Comune. Si dovranno mantenere in buona condizione tutti i locali, compreso l’atrio esterno e farsi carico dell’allacciamento e dei costi dell’energia elettrica, del canone idrico e di tutto il resto.