Alcamo-A rischio stop i lavori alla sorgente Cannizzaro, scontro con il Comune di Partinico

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Alcamo sabotati impianti sorgente Cannizzaro 2

A rischio i lavori alla sorgente di Cannizzaro iniziati da poco più di un mese dietro un appalto indetto dal Comune di Alcamo per un ammontare di poco inferiore a due milioni di euro. Il Comune di Partinico, territorio in cui ricade la sorgente da cui attinge la vicina Alcamo, ha emanato un provvedimento in cui intima al municipio alcamese di sospendere gli interventi e fa espressamente “divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi”.

In buona sostanza si sollecita anche il ripristino dei luoghi prima dei lavori sino ad oggi effettuati. Il motivo sarebbe di natura tecnica secondo quanto sostiene il Comune di Partinico. In particolare a prendere posizione è il Suap, lo sportello unico delle attività produttive: “Dagli esiti delle conferenze di servizi – scrive il responsabile del procedimento per conto del Comune di Partinico, Gerardo La Franca – è stata accertata la modifica sostanziale dell’acquedotto Cannizzaro e i lavori risultano privi del necessario parere dell’ufficio del genio civile di Palermo, soggetto competente alle concessioni e derivazioni di acque pubbliche nella Regione Sicilia”.

Orientamento che è stato fatto proprio dal responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Partinico, Anna Maria Rizzo, che con propria ordinanza ha intimato al Comune di Alcamo di sospendere i lavori entro 30 giorni dall’emanazione del provvedimento, quindi entro il prossimo 18 settembre. Il Comune di Alcamo dal suo canto è convinto della bontà del lavoro intrapreso e al contrario resta convinto che non sia necessario in questo caso il parere del Genio civile. In questo vero e proprio scontro istituzionale si è inserito il deputato regionale alcamese Mimmo Turano che per oggi al genio civile ha promosso un incontro a cui sono stati invitati i Comuni di Alcamo e Partinico.

GUARDA L’INTERVENTO DI MIMMO TURANO

Dunque dal vertice di oggi a Palermo si dovrebbe dipanare la controversia. Questi lavori sono stati avviati dal Comune di Alcamo per potere migliorare l’efficientamento energetico della sorgente da cui poter attingere all’incirca una trentina di litri di acqua al secondo. Non è la prima volta che tra Partinico e Alcamo si verificano questi conflitti. In questi mesi, infatti, si è consumato un altro scontro, che questa volta ha visto il Comune alcamese attaccare la municipalità partinicese per la variante al piano regolatore di contrada Bosco che permetterà alla distilleria Bertolino di potersi allocare lì, a pochi chilometri di distanza in linea d’aria da Alcamo.

Il municipio del trapanese si è opposto a questo procedimento avanzando delle opposizioni all’iter burocratico che recentemente il consiglio comunale ha esaminato e bocciato, approvando quindi la variante allo strumento urbanistico.